00 14/07/2012 17:44
[SM=g1740771]

1 Tunc simile erit regnum cae lorum decem virginibus, quae accipientes lampades suas exierunt obviam sponso.

2 Quinque autem ex eis erant fatuae, et quinque prudentes.

3 Fatuae enim, acceptis lampadibus suis, non sumpserunt oleum secum;

4 prudentes vero acceperunt oleum in vasis cum lampadibus suis.

5 Moram autem faciente sponso, dormitaverunt omnes et dormierunt.

6 Media autem nocte clamor factus est: “Ecce sponsus! Exite obviam ei”.

7 Tunc surrexerunt omnes virgines illae et ornaverunt lampades suas.

8 Fatuae autem sapientibus dixerunt: “Date nobis de oleo vestro, quia lampades nostrae exstinguuntur”.

9 Responderunt prudentes dicentes: “Ne forte non sufficiat nobis et vobis, ite potius ad vendentes et emite vobis”.

10 Dum autem irent emere, venit sponsus, et quae paratae erant, intraverunt cum eo ad nuptias; et clausa est ianua.

11 Novissime autem veniunt et reliquae virgines dicentes: “Domine, domine, aperi nobis”.

12 At ille respondens ait: “Amen dico vobis: Nescio vos”.

13 Vigilate itaque, quia nescitis diem neque horam.  / 

 

1. Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo.

2. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge;

3. le stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio;

4. le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell'olio in piccoli vasi.

5. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono.

6. A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro!

7. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade.

8. E le stolte dissero alle sagge: Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono.

9. Ma le sagge risposero: No, che non abbia a mancare per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene.

10. Ora, mentre quelle andavano per comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa.

11.  Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: Signore, signore, aprici!

12. Ma egli rispose: In verità vi dico: non vi conosco.

13. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora.  - (Mt.25,1-13)



DISCORSO 93

SULLE PAROLE DEL VANGELO DI MT 25, 1-13:
"IL REGNO DEI CIELI SARÀ SIMILE ALLE DIECI VERGINI" ECC.

Quali sono da intendere le dieci vergini della parabola.

1. 1.Voi che ieri eravate presenti vi ricordate che vi abbiamo fatto una promessa; ebbene oggi sarà adempiuta, con l'aiuto di Dio, non solo per voi ma anche per gli altri numerosi fedeli che si sono qui riuniti. Non è facile indagare quali sono le dieci vergini, di cui cinque sono prudenti e cinque stolte. Tuttavia attenendoci al contenuto dello stesso passo, che ho voluto fosse letto anche oggi alla Carità vostra, per quanto il Signore si degna di farmi capire, non mi pare che questa parabola o similitudine si possa riferire alle sole vergini che si chiamano così nella Chiesa per la loro particolare e più alta santità e che, con un termine più comune, siamo abituati a chiamare "Santimoniali", [ossia monache]; ma, se non vado errato, questa similitudine si riferisce a tutta quanta la Chiesa. D'altro canto, anche se intendessimo come vergini quelle sole che si chiamano "santimoniali", sono forse soltanto dieci? Dio non voglia che una sì grande moltitudine di vergini sia ridotta a un numero così piccolo! Qualcuno forse potrebbe dire: "E che dire se molte sono tali di nome ma tanto poche lo sono realmente da trovarsene appena dieci?". No, non è così. Poiché se il passo volesse farci intendere che solo dieci sono buone, non ci mostrerebbe tra esse cinque stolte. Se infatti sono molte quelle chiamate vergini, perché la porta del palazzo viene chiusa solo in faccia alle cinque stolte?

Le dieci vergini sono qualunque anima della Chiesa.

2. 2.Dovremo dunque, carissimi, intendere che questa parabola si riferisce a noi tutti, cioè assolutamente a tutta quanta la Chiesa, non ai soli superiori, dei quali abbiamo parlato ieri, né ai soli fedeli laici, ma a tutti assolutamente. Ma perché allora cinque vergini sagge e cinque stolte? Queste vergini, cinque sagge e cinque stolte, sono assolutamente tutte le anime dei cristiani. Ma, per dirvi ciò che pensiamo per ispirazione di Dio, non sono le anime di qualsiasi specie, ma le anime che hanno la fede cattolica e si vedono praticare le opere buone nella Chiesa di Dio, eppure di esse cinque sono sagge e cinque stolte. Prima dunque vediamo perché sono indicate come cinque e come vergini e dopo consideriamo il resto. Ogni anima nel corpo è denotata col numero cinque perché fa uso dei cinque sensi. Noi infatti col corpo non percepiamo alcuna sensazione se non attraverso una porta di cinque sportelli: o con la vista, o con l'udito, o con l'odorato, o col palato, o col tatto. Orbene, chi si astiene dal vedere, dall'udire, dall'odorare, dal gustare o dal toccare cose illecite, riceve il nome di vergine.

Non basta né la verginità, né le opere buone.

2. 3.Ma se è un bene astenersi dai moti illeciti dei sensi e perciò qualunque anima cristiana ha ricevuto il nome di vergine, per qual motivo cinque di esse vengono fatte entrare e cinque sono respinte? Sono vergini eppure sono respinte. Non basta che siano vergini, ma hanno anche le lampade. Sono vergini in quanto si astengono dalle sensazioni illecite, hanno le lampade in quanto fanno le opere buone. Di queste opere il Signore dice: La vostra luce risplenda davanti agli uomini perché vedano le vostre opere buone e diano gloria al Padre vostro ch'è nei cieli 1. Ai discepoli dice ugualmente: Siate sempre pronti con la cintura ai fianchi e le lampade accese 2. Nei fianchi legati con la cintura è denotata la verginità, nelle lampade accese le opere buone.

È vergine ogni anima cristiana.

3. 4.È vero che non si è soliti parlare di verginità a proposito di persone coniugate, eppure anche nel matrimonio esiste la verginità della fedeltà, la quale produce la pudicizia coniugale. Mi spiego: perché la Santità vostra si convinca che ciascuno o ciascun'anima è chiamata, in modo non inopportuno, vergine in relazione ai sentimenti intimi e all'integrità della fede, con cui ci si astiene dalle cose illecite e si compiono le opere buone; [ricordatevi che] tutta la Chiesa, formata di ragazze e ragazzi, di donne maritate e di uomini ammogliati, è chiamata con il nome di vergine al singolare. Come proviamo quest'affermazione? Ascolta l'Apostolo che dice, non solo alle donne consacrate a Dio, ma assolutamente a tutta la Chiesa: Vi ho promessi in matrimonio a un solo sposo, a Cristo, per presentarvi a lui come una vergine pura 3. E poiché bisogna tenersi lontani dal diavolo ch'è il corruttore di tale verginità, lo stesso Apostolo, dopo aver detto: Vi ho promessi in matrimonio a un solo sposo, a Cristo, per presentarvi a lui come una vergine pura, soggiunge subito e dice: Temo però che, come il serpente con la sua malizia ingannò Eva, così i vostri pensieri vengano traviati dalla purezza riguardo a Cristo 4.Quanto al corpo sono pochi ad avere la verginità, ma tutti debbono averla nel cuore. Se dunque è cosa buona l'astensione dalle azioni illecite, e da ciò ha preso nome la verginità, e sono lodevoli le opere buone simboleggiate dalle lampade, perché mai sono fatte entrare solo cinque e le altre cinque sono respinte? Se uno è vergine e porta le lampade e tuttavia non vien fatto entrare, dove potrà veder se stesso chi non conserva la verginità astenendosi dalle cose illecite e, trascurando di praticare le opere buone, cammina nelle tenebre?

Oltre alla continenza e alle opere buone si richiede la carità.

4. 5.Di costoro, dunque, fratelli miei, di costoro piuttosto cerchiamo di trattare. Chi non vuol vedere né udire ciò ch'è male, chi distoglie l'odorato dagli effluvi illeciti che esalano dai sacrifici pagani e il palato dagli illeciti cibi dei sacrifici, chi fugge l'amplesso con la donna d'altri, spezza il pane agli affamati, ospita in casa i forestieri, veste gl'ignudi, mette pace tra i litiganti, visita i malati, dà sepoltura ai morti: ecco chi è vergine, chi ha le lampade. Che cosa vogliamo di più? Desidero qualcosa di più. "Che cosa vuoi ancora?" si dirà. Desidero ancora qualcosa. Ha destato la mia attenzione il santo Vangelo. Le stesse vergini che portavano anche le lampade, alcune le chiama sagge, altre stolte. Ma come possiamo discernerle? da che cosa possiamo distinguerle? Dall'olio. L'olio è il simbolo di qualcosa di grande, di molto importante. Non è forse la carità? Questa che vi faccio è una domanda, anziché un'affermazione precipitosa. Vi dirò perché mi pare che l'olio sia simbolo della carità. L'Apostolo dice: Io v'indico una via più sublime 5. Quale via più sublime addita? Se sapessi parlare le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei come una campana che suona o un tamburo che rimbomba 6. Ecco la via più sublime, cioè la carità, che a giusto titolo è simboleggiata dall'olio. L'olio infatti rimane al di sopra di tutti i liquidi. Se si mette dell'acqua in un vaso e vi si versa sopra dell'olio, l'olio rimane alla superficie. Se ci metti olio e vi versi sopra acqua, l'olio rimane a galla. Se lo lasci al suo posto naturale l'olio sta sempre al di sopra; se tu volessi cambiare la sua posizione naturale tornerebbe sempre a galla. La carità non cadrà mai 7.





[SM=g1740758] continua..........

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)