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[SM=g1740733] Avendo appena terminato l'Anno Liturgico ricordando la Festa solenne di Cristo Re, approfondiamo per mezzo di sant'Alfonso Maria de Liguori, in cosa consisterà questo Giudizio!

Non si vuole terrorizzare nessuno, ma attenzione, dovremmo davvero essere spaventati all'idea di una eternità lontano da Dio, non possiamo tacere su ciò che ci aspetta, ci attende, quando Nostro Signore ne ha parlato lungamente nei Vangeli proprio per metterci in guardia....
Invitiamo tutti i Sacerdoti a riflettere seriamente sulle loro Omolie blande, ciarlatane e private della verità per paura di offendere, o di spaventare: quando le anime, perchè da voi ingannate, si troveranno davanti alla Verità e al Giudice supremo, e dannate a causa delle vostre prediche stolte, anche voi subirete la medesima sorte.... come ci rammenta il Signore per mezzo del Profeta Ezechiele 13,...

 [8]Pertanto dice il Signore Dio: Poiché voi avete detto il falso e avuto visioni bugiarde, eccomi dunque contro di voi, dice il Signore Dio. [9]La mia mano sarà sopra i profeti dalle false visioni e dai vaticini bugiardi; non avranno parte nell'assemblea del mio popolo, non saranno scritti nel libro d'Israele e non entreranno nel paese d'Israele: saprete che io sono il Signore Dio, [10]poiché ingannano il mio popolo dicendo: Pace! e la pace non c'è; mentre egli costruisce un muro, ecco essi lo intonacano di mota. [11]Dì a quegli intonacatori di mota: Cadrà! Scenderà una pioggia torrenziale, una grandine grossa, si scatenerà un uragano [12]ed ecco, il muro è abbattuto. Allora non vi sarà forse domandato: Dov'è la calcina con cui lo avevate intonacato? [13]Perciò dice il Signore Dio: Con ira scatenerò un uragano, per la mia collera cadrà una pioggia torrenziale, nel mio furore per la distruzione cadrà grandine come pietre; [14]demolirò il muro che avete intonacato di mota, lo atterrerò e le sue fondamenta rimarranno scoperte; esso crollerà e voi perirete insieme con esso e saprete che io sono il Signore.
[15]Quando avrò sfogato l'ira contro il muro e contro coloro che lo intonacarono di mota, io vi dirò: Il muro non c'è più e neppure gli intonacatori

E ancora più esplicitamente in Ezechiele cap.3....

[16]Al termine di questi sette giorni mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell'uomo, ti ho posto per sentinella alla casa d'Israele. [17]Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. [18]Se io dico al malvagio: Tu morirai! e tu non lo avverti e non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta perversa e viva, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te. [19]Ma se tu ammonisci il malvagio ed egli non si allontana dalla sua malvagità e dalla sua perversa condotta, egli morirà per il suo peccato, ma tu ti sarai salvato.
[20]Così, se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità, io porrò un ostacolo davanti a lui ed egli morirà; poiché tu non l'avrai avvertito, morirà per il suo peccato e le opere giuste da lui compiute non saranno più ricordate; ma della morte di lui domanderò conto a te. [21]Se tu invece avrai avvertito il giusto di non peccare ed egli non peccherà, egli vivrà, perché è stato avvertito e tu ti sarai salvato».

Il Tempo della Misericordia del Signore, cominciato nella "pienezza del tempo" in cui Dio mandò il Suo Figlio, cesserà giunta la fine dei tempi quando Egli ritornerà in gloria e potenza, e allora inizierà il Giudizio Divino. Occultare queste verità agli uomini del nostro tempo, è un gravissimo peccato mortale. Molte anime rischiano di dannarsi, e si dannano, perchè si è nascosta la verità sulla sorte delle Anime.....
Non è dunque la Parola di Dio che può metterci paura o terrore, ma scoprire dopo, quando non non avremmo più il tempo per convertirci, che ciò che Egli ha detto è la verità e noi l'abbiamo calpestata.....

Buona meditazione!

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Predica del 25 novembre 2012 di padre Konrad Il Santo nome e la Persona di Gesù Giudice

 

In nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti.
Oggi, se facciamo ben attenzione, dice sant'Anlfonso, non c'è persona al mondo più disprezzata di Gesù Cristo +
Il Suo santo Nome viene da tanti pronunziato solo in momenti di sorpresa, o di ira; la Sua divinità e il Suo divin Sacrificio per cui ha salvato il mondo, in mezzo ai dolori più atroci, disonorate nella Liturgia. Il Suo Corpo mistico, la Chiesa, oltraggiato dai nemici esterni ed interni, e tutto questo come ci fosse niente che potesse fare l'Onnipotente, nella parola del santo Profeta Giobbe.
Ma il Redentore ha destinato un giorno, chiamato dalle Scritture "il giorno del Signore", in cui Gesù Cristo si manifesterà come realmente è nella gloria della Sua maestà quando, nella parola del Salmo: si manifesterà facendo giustizia. Questo giorno non sarà più chiamato "giorno di misericordia", né di perdono, ma giorno di ira, Dies irae, dies tribulationis et angustiae, dies calamitatis et miseriae, così il Profeta Sofonia e ripresa nel Dies Irae.
In questo giorno che è il giorno del Giudizio Universale il Signore ristabilirà il Suo onore che i peccatori su questa terra hanno cercato di toglierGli.

Analizziamo ora con sant'Alfonso, dal suo libro ammirevole "Apparecchio alla morte", come si svolgerà quell'ultimo giorno della storia umana.

1. Prima del suo arrivo verrà il fuoco dal cielo e brucerà la terra intera, corrotta come è stata dai peccati. Ecco la fine cui andranno incontro tutte le ricchezze, i lussi e le raffinatezze di questo mondo.

2. Suonerà la tromba ed i morti risorgeranno (1Cor.15,22-58), le Anime dei beati scenderanno dal cielo per riunirsi ai loro corpi con cui hanno servito Dio in questa vita, che splenderanno allora come il sole nella bellezza della loro santità, le anime dei dannati invece saliranno dall'Inferno per riunirsi ai loro corpi maledetti, con i quali hanno offeso Dio e che appariranno deformi, neri e puzzolenti.

3. Gli uomini si raduneranno nella valle di Josafat per essere giudicati. Gli Angeli separeranno i cattivi dai buoni, i cattivi alla sinistra, i giusti alla destra. I cattivi che per aver fatto una breve apparizione sulla scena di questo mondo, dovranno poi far la parte dei dannati nella tragedia del giudizio, mentre gli eletti che a loro maggiore gloria, secondo l'Apostolo Paolo, saranno sollevati in aria sopra le nubi per andare incontro, con gli Angeli, a Gesù Cristo.

4. I Cieli si apriranno, gli Angeli scendono ad assistere al Giudizio portando i segni della Passione del Signore, come dice San Tommaso d'Aquino: "Veniente Domino ad iudicium, signum crucis, et alia passionis indicia demonstrabuntur". Cornelio a Lapide scrive: Oh come allora al veder la Croce piangeranno i peccatori, che in vita non fecer conto della loro salute eterna, che tanto costò al Figlio di Dio! "Plangent qui salutem suam, quae Christo tam cara stetit, neglexerint".

5. Gli Apostoli e la Regina degli Angeli e dei Santi, giungeranno ad assistere al Giudizio e alla fine l'Eterno Giudice arriverà in un trono di luce e di maestà, come abbiamo letto nel Vangelo di oggi: Vedranno il Figlio dell'Uomo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria, e davanti a Lui tremeranno i popoli.

E per i dannati sarebbe meglio sopportare le pene dell'inferno che la presenza del Signore in questo giorno, come dice San Girolamo: La vista di Gesù Cristo consolerà gli eletti, ma a' reprobi ella apporterà più pena che lo stesso inferno: "Damnatis melius esset inferni poenas, quam Domini praesentiam ferre".

E come dice anche  San Basilio: "Superat omnem poenam confusio ista". Allora avverrà quel che predisse S. Giovanni che i dannati pregheranno i monti a cader loro sopra e nasconderli dalla vista del loro Giudice irato: "Dicent autem montibus: Cadite super nos, et abscondite nos a facie sedentis super thronum, et ab ira Agni" (Apoc 6,6).

6. La Corte siede e i Libri vengono aperti. I Libri sono, carissimi amici, le coscienze di ogni individuo che insieme agli Angeli e ai Diavoli, daranno testimonianza della loro condotta su questa terra. Il Maestro della sentenza ed altri commentatori dicono che l peccati degli eletti non saranno manifestati per un atto di misericordia divina, mentre secondo San Basilio i peccati dei reprobi saranno tutti visti con un unico colpo d'occhio, come in un quadro.

7. La Sentenza. Ai Giusti il Giudice dirà: Venite figli benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il Regno preparato per voi sin dalla fondazione del mondo (Mt.25,34). Io benedico il Sangue che ho sparso, dirà il Signore, per voi; benedico le lacrime che avete versato per i vostri peccati. Anche la Madonna Santissima benedirà i Santi devoti e li inviterà a salire con Lei in Paradiso.
Ai Dannati invece, l'Eterno Giudice dirà: Via lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno (Mt.25,41). Dopo questa sentenza, dice S. Efrem, che i reprobi si licenzieranno dagli angeli, da' santi, da' congiunti e dalla divina Madre, poi in mezzo alla valle si aprirà un grande abisso nel quale cadranno insieme i Demoni e i Dannati per non uscirne mai più, in eterno.

"Mio Salvatore e Dio - prega sant'Alfonso - quale sarà la sentenza che mi toccherà in quel giorno se ora, Gesù mio, mi domandaste conto della mia vita? Che altro risponderVi se non che merito mille volte l'inferno. Oh Gesù mio! Voi condannate i peccatori ostinati, non certo quelli che si pentono e vi vogliono amare!
Eccomi pentito ai Vostri piedi. Oh Gesù mio, salvatemi!
La mia salvezza sia amarVi sempre e sempre lodare le Vostre misericordie: canterò in eterno le misericordie del Signore - Misericordias Domini, in aeternum cantabo (Sal. 88 -89- ). Maria, Madre mia, speranza e rifugio, aiutatemi ed ottenete per me la santa perseveranza, non si è mai perduto nessuno che abbia fatto ricorso a Voi.
A Voi mi raccomando: abbiate pietà di me".

In nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti.
Sia lodato Gesù Cristo +


[SM=g1740771] seguiranno ora alcuni scritti di sant'Alfonso sopra citati e ripresi dal sito amico Turris Erbunea




[Modificato da Caterina63 29/11/2012 12:38]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)