00 17/06/2013 13:32

CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE 

OSSERVAZIONI
CIRCA IL DOCUMENTO DELL’ARCIC-II
« LA SALVEZZA E LA CHIESA »
*

 18 novembre 1988
DOCUMENTA 68
OR 28.11.1988 [Angl.]; BollSalaSt n. 480/88, 19.11.1988, p. 1-3, 4-14 [Ital.]; OR 20.11.1988, p. 8; Origins 15.12 (1988) 429-434; EV 11, 944-969; LE 5304; Dokumenty, II, 21; DocCath 86 (1989) 69-73; Origins 18 (1988) 429-434

Premessa

Le seguenti osservazioni costituiscono un giudizio dottrinale autorevole, offerto ai membri della commissione in vista della continuazione del dialogo. Esse sono state redatte dalla Congregazione per la Dottrina della Fede d’intesa con il Segretariato per l’unione dei cristiani.

1. Giudizio generale

Nel suo insieme, sebbene non presenti un insegnamento completo sulla questione e contenga molte formule ambigue, il documento della seconda Commissione internazionale anglicana-cattolica (ARCIC II) intitolato La salvezza e la Chiesa, può essere interpretato in un modo conforme alla fede cattolica. Esso presenta molti elementi soddisfacenti soprattutto su punti tradizionalmente controversi.

Il giudizio della Congregazione per la Dottrina della Fede è dunque sostanzialmente positivo. Non lo è però fino al punto da ratificare l’affermazione conclusiva (n. 32) secondo la quale la Chiesa cattolica e la Comunione anglicana « si trovano d’accordo sugli aspetti essenziali della dottrina della salvezza e sul ruolo della Chiesa all’interno di essa ». [SM=g1740733]

2. Osservazioni principali

a) Il documento è redatto in un linguaggio di natura prevalentemente simbolica che ne rende difficile un’interpretazione univoca, necessaria tuttavia là dove si intende arrivare a una dichiarazione definitiva di accordo.

b) A riguardo del capitolo « Salvezza e fede »:

– l’importanza, nella discussione con i protestanti, della problematica generale della « sola fides » renderebbe auspicabile uno sviluppo più ampio su questo punto controverso;

– converrebbe precisare il rapporto tra la grazia e la fede, in quanto « initium salutis » (cf. n. 9);

– il rapporto « fides quae – fides qua » come anche la distinzione tra « assicurazione » e « certitudine » o « certezza », dovrebbero essere meglio elaborati.

c) A riguardo del capitolo « Salvezza e opere buone »:

– converrebbe meglio precisare la dottrina della grazia e del merito in rapporto alla distinzione tra giustificazione e santificazione;

– se si vuole conservare, la formula « simul iustus et peccator » dovrebbe essere ulteriormente chiarificata, evitando ogni equivoco;

– in generale, l’economia sacramentale della grazia nella riconquista della libertà riscattata dal peccato dovrebbe essere meglio messa in evidenza (ad es. ai nn. 21 e 22).

d) A riguardo del capitolo « Chiesa e salvezza »:

– il ruolo della Chiesa nella salvezza non è solo quello di renderle testimonianza, ma anche e soprattutto di essere strumento efficace — in particolare per mezzo dei sette sacramenti — della giustificazione e della santificazione: questo punto essenziale dovrebbe essere meglio elaborato, a partire principalmente da « Lumen gentium »;

– è importante in particolare operare una più chiara distinzione tra la santità della Chiesa in quanto sacramento universale di salvezza, e i suoi membri i quali, in parte, cedono ancora al peccato (cf. n. 29).

3. Conclusione

Le divergenze che, alla luce di questo documento, restano ancora tra la Chiesa cattolica e la Comunione anglicana, riguardano principalmente certi aspetti della ecclesiologia e della dottrina sacramentale.

La visione della Chiesa come sacramento della salvezza e la dimensione propriamente sacramentale della giustificazione e della santificazione dell’uomo restano troppo vaghe e deboli perché sia permesso di affermare che l’ARCIC II è arrivata a un accordo sostanziale.

Natura delle osservazioni e scopo del presente commento

La pubblicazione, l’anno scorso, di « Salvation and the Church » (« La salvezza e la Chiesa »)(1), il (primo) documento della seconda Commissione internazionale anglicana/cattolica romana (ARCIC II), era accompagnata da una nota preliminare che ne spiegava lo statuto. Tra l’altro vi era precisato: « Non si tratta di una dichiarazione autorevole da parte della Chiesa cattolica romana e della Comunione anglicana, le quali, a tempo debito, esamineranno il documento ai fini di una presa di posizione in merito ». Da parte loro gli autori dichiaravano che « la commissione sarebbe stata lieta di ricevere osservazioni e rilievi, fatti in spirito costruttivo e fraterno ».

In questa prospettiva si colloca la pubblicazione avvenuta oggi, con l’autorità di un testo approvato dal Santo Padre, delle « Osservazioni » della Congregazione per la Dottrina della Fede al suddetto documento dell’ARCIC II. Il presente commento a tali osservazioni ha lo scopo di aiutare la comprensione del documento e delle osservazioni stesse, e quindi di incoraggiare i membri della commissione, specialmente quelli cattolici, nel proseguimento del dialogo iniziato nel 1982.





[SM=g1740771]  continua............




Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)