00 20/08/2015 17:43

La questione se  anche gli animali andranno in paradiso

(cliccare sulle immagini per ingrandirle)

Cara Catechista, in rete gira questa notizia un pò datata, del 2014, ma io l'ho letta in questi giorni:

Papa Francesco: "Andremo in paradiso come gli animali". Così il Pontefice in un'udienza sul tema della vita e della morte

Papa Francesco apre alla prospettiva del paradiso anche per gli animali e lo fa in un’udienza generale dedicata al tema della vita e della morte. In proposito il Pontefice ha citato l'apostolo Paolo che ad un bambino in lacrime per la morte del suo cane aveva risposto: "Un giorno rivedremo i nostri animali nell'eternità di Cristo".

Anche Giovanni Paolo II in passato aveva adottato una linea simile, affermando che non solo gli uomini e le donne, ma anche gli animali hanno un “soffio divino”. Al contrario Benedetto XVI aveva tenuto una linea più tradizionale, ribadendo la posizione più classica della Chiesa, per la quale "mentre nelle altre creature, che non sono chiamate all'eternità, la morte significa soltanto la fine dell'esistenza sulla terra, in noi il peccato crea una voragine che rischia di inghiottirci per sempre, se il Padre che è nei cieli non ci tende la sua mano".

Questa la notizia che gira in internet e però mi lascia perplesso, come regolarmi?  G.

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Caro G. confesso che non comprendo bene i termini della tua domanda: vuoi sapere se gli animali andranno in paradiso? se il Papa ha detto il vero? se c'è confusione sull'argomento? Proverò a rispondere sperando di chiarire i tuoi dubbi anche perchè ho provato a scriverti in privato ma la posta è tornata indietro con un errore, spero dunque che potrai leggere da qui.

Innanzi tutto, come spesso consiglio, andate alla fonte dei testi originaliperchè quel che gira in rete, se non porta la fonte, è spesso un copia-incolla senza controllo e spesso sono dei clamorosi falsi.

Facendo un paio di ricerche ho individuato a quale Udienza si riferisce la notizia, quella del 26 novembre 2014 - vedi qui il testo integrale ed ufficiale - e, leggendo il testo, il Papa Francesco non solo non ha mai pronunciato quelle parole "virgolettate", ma neppure "l'apostolo Paolo" ha mai discusso con un bambino a cui era morto un cane, che è frase attribuita invece a Paolo VI ma anche qui non esiste alcuna fonte ufficiale.

Che vi sia confusione è certo a cominciare dalla fantasia (contorta o non, distorta o perversa che sia) di chi sparpaglia certe notizie, come nel contenuto della frase che è davvero stonata: "in paradiso come gli animali", semmai la frase corretta sarebbe "anche gli animali andranno in paradiso come noi", ma ad ogni modo è tutto il concetto che non quadra.

Di recente Padre Angelo O.P. di Amici Domenicani - un sacerdote risponde, vedi qui - ad un quesito simile:

6) gli animali hanno un'anima vegetativa e sensitiva, mancano di quella intellettiva e spirituale, quindi la loro vita si esaurisce con la morte;

ha risposto: Questa è l’unica affermazione perfettamente esatta e che non necessita di distinzioni o precisazioni.

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Noi ora qui la distinzione la faremo ma non per correggere la frase o addirittura Padre Angelo, al contrario, approfondiremo perchè la frase " quindi la loro vita si esaurisce con la morte" è corretta.

Giusta è la frase attribuita a Papa Benedetto XVI che disse in una Omelia:

"Sfortunatamente l’uomo è capace di spegnere questa nuova vita con il suo peccato, riducendosi ad una situazione che la Sacra Scrittura chiama "morte seconda". Mentre nelle altre creature, che non sono chiamate all’eternità, la morte significa soltanto la fine dell’esistenza sulla terra, in noi il peccato crea una voragine che rischia di inghiottirci per sempre, se il Padre che è nei cieli non ci tende la sua mano..." (Omelia 13 gennaio 2008)




 

 

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)