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CONGREGATIO DE CULTU DIVINO 
ET DISCIPLINA SACRAMENTORUM

GUIDA PER LE GRANDI CELEBRAZIONI


 

Prot. N. 371/14

La riflessione sulla necessaria attenzione da prestare a particolari celebrazioni liturgiche in cui, oltre ad un elevato numero di fedeli, vi siano anche molti sacerdoti concelebranti, era stata avviata dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti a seguito della considerazione di questo tema emerso nel Sinodo dei Vescovi del 2005 e ripreso quindi nel n. 61 dell’Esortazione apostolica Sacramentum caritatis di Benedetto XVI.

Sentito il parere di consultori e periti, come altresì di Organismi della Sede Apostolica implicati in materia, un primo contributo sull’argomento, intitolato “Le grandi celebrazioni: una riflessione in corso”, è stato offerto in Notitiae 43 (2007), pp. 535-542.

L’attenzione al tema è continuata, approdando all’elaborazione della presente “Guida per le grandi celebrazioni” che viene ora resa pubblica tramite le pagine di Notitiae. Il testo, sottoposto in vari tempi all’esame degli E.mi Membri del Dicastero, ha avuto parere positivo dagli E.mi Padri nella Riunione Ordinaria del 22 novembre 2013 e ha ricevuto il beneplacito del Santo Padre Francesco nell’udienza concessa al Cardinale Prefetto il 7 giugno 2014.

Questa Congregazione auspica che la Guida, in cui si ricordano criteri, indicazioni e suggerimenti rinvenibili nella normativa vigente, contribuisca efficacemente alla diligente preparazione come alla fruttuosa celebrazione dei santi misteri in particolari circostanze, caratterizzate dall’elevato numero di sacerdoti e fedeli laici partecipanti.

Dalla Sede della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, 13 giugno 2014, memoria di sant’Antonio, sacerdote e dottore della Chiesa.

Antonio Card. Cañizares Llovera
Prefetto

+ Arthur Roche
Arcivescovo Segretario

 


Introduzione 

1. La cura per la partecipazione

a) Preparazione remota e prossima
b) Una comunità orante
c) Lo spirito di conversione
d) Mezzi di comunicazione

2. Premesse e contesto

a) La scelta di un adeguato tipo di celebrazione 
b) La concelebrazione eucaristica
c) Liturgia e bellezza
d) Il senso del mistero di Dio
e) Il canto e la lingua
f) Il silenzio
g) Le vesti liturgiche

3. Gli spazi e la ministerialità

a) Le celebrazioni all’aperto o in luoghi non sacri
b) L’altare
c) Il presbiterio
d) L’ambone
e) La sede
f) La schola

4. I momenti della celebrazione

a) Prima della celebrazione
b) Riti iniziali
c) Liturgia della Parola
d) Presentazione dei doni
e) Preghiera eucaristica
f) Scambio della pace
g) Comunione dei concelebranti
h) Comunione dei fedeli

 Conclusione

 

Introduzione

Valore, problematica, responsabilità

1. Guardando la realtà che ci circonda, con le sue luci e ombre, scorgiamo “l’esigenza di riscoprire il cammino della fede per mettere in luce con sempre maggiore evidenza la gioia ed il rinnovato entusiasmo dell’incontro con Cristo”.[1] E la liturgia è il luogo privilegiato dell’incontro con Cristo, vivente nella Chiesa. In questo sentire, anche le grandi celebrazioni hanno assunto un ruolo specifico.

2. Il Sinodo dei Vescovi, svoltosi nell’ottobre del 2005, ha fatto emergere la questione delle grandi concelebrazioni, caratterizzate dal concorso di molti sacerdoti e di numerosi fedeli.[2] L’Esortazione Apostolica post-sinodale di Benedetto XVI Sacramentum caritatis, del 22 febbraio 2007, è ritornata sull’argomento mostrando valori e limiti.[3]

La presente “Guida” offre indicazioni e suggerimenti per aiutare i Vescovi a preparare e regolare nelle loro diocesi le grandi celebrazioni, affinché risultino momenti di evangelizzazione, testimonianza missionaria, esperienza di Chiesa.

 




Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)