00 28/02/2009 17:38
In data 10 gennaio 2009, il Santo Padre ha nominato l’Em.mo Card. Paul Poupard, Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura, Suo Inviato Speciale alle celebrazioni del VII centenario dell’inizio del soggiorno avignonese dei Romani Pontefici (1309-1377), in programma ad Avignon (Francia) il 7 e l’8 marzo 2009.

Il Cardinale Inviato Speciale sarà accompagnato da una Missione composta da:

- Rev.do Can. Jean Philibert, Rettore della Cattedrale Metropolitana di Notre-Dame des Doms di Avignon;

- Rev.do Can. Daniel Bréhier, Parroco di Carpentras e Presidente della Commissione diocesana per l’arte sacra.

Pubblichiamo di seguito la Lettera del Santo Padre all’Em.mo Card. Paul Poupard:


LETTERA DEL SANTO PADRE

Venerabili Fratri Nostro

PAULO S.R.E. Cardinali POUPARD

Pontificii Consilii de Cultura Praesidi emerito

Septingentesimus iam appetit annus ex quo tempore Romani Pontifices ad Avenionensem Sedem, Decessoris Nostri Clementis V de consilio voluntateque, transmigrarunt ibidemque sunt commorati usque ad definitum Romam anno MCCCLXXVII reditum. Quaedam interea usu inibi evenerunt magni momenti. Nam, ut nonnulla supponamus exempla, ibidem Concilium Viennense est celebratum; sanctus Thomas Aquinas in sanctorum catalogum relatus est. Nec pietatis defuerunt incrementum ac testificationes, sicut preces purgatorii animabus adhibitae, sancti Petri peculiaris cultus atque sanctissimum Sacramentum per vias plateasque adorari est coeptum.

Admodum ideo decet iuvatque ut anni hi congruenter commemorentur et iusta ratione extollantur. Celebratio enim haec copiam dat et facultatem illius temporis spatii considerandi, quo Avenionensis Sedes christiani nominis veluti cor habebatur, ad quam praestantiores homines confluere solebant. Ipso igitur favente Domino, mensis Martii IX-X diebus illius aetatis sollemnior agetur recordatio.

Quocirca ut eventum magnificentius efficaciusque evolvatur, Avenionensis Archiepiscopi, Venerabilis Fratris Ioannis Petri Cattenoz, postulatis libenter occurrentes, mittere aliquem eminentem Praesulem statuimus, qui partes Nostras sustineat et Personam gerat. Ad te autem, Venerabilis Frater Noster, cogitationem convertimus, qui, Francogallicae Nationis inclitus filius, prorsus idoneus occurris ad ministerium hoc praestandum et luculenter explendum. Itaque permagna moti affectione, te Missum extraordinarium Nostrum renuntiamus et constituimus ad commemorationem quam supra diximus agendam.

Exoptamus insuper ut hac ex recordatione Sedes ista praeclara, ex pristino splendore sumpto incitamento, proximos in annos novum florem experiatur. Universis proinde participibus, cum civilibus tum religiosis Potestatibus, fidelibusque inibi cunctis voluntatem Nostram benignam ostendes. Cunctis Nostro nomine Benedictionem Apostolicam impertias volumus, quae sit animorum renovationis signum et futuro de tempore supernarum gratiarum nuntiatrix.

Ex Aedibus Vaticanis, die XXVI mensis Ianuarii, anno MMIX, Pontificatus Nostri quarto.

BENEDICTUS PP. XVI

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Approfittando di questo evento  vorrei tracciare con voi una panomarica di quel periodo molto interessante... Occhiolino

Da una selezione accurata di informazioni riporto quanto segue...(le foto le ho pescate io  Occhiolino )

Avignone: Il Palazzo dei Papi

Lusso a corte

Il Palazzo dei Papi è il palazzo gotico più importante del mondo. Si tratta in realtà di due palazzi distinti, il Vecchio e il Nuovo. Con i suoi circa 15.000 m2 è grande più o meno quanto 4 cattedrali gotiche ed accoglie più di 650.000 visitatori all’anno.
Questo lo rende uno dei 10 monumenti più visitati di Francia. Non è un luogo semplicemente museale, come ci si aspetterebbe per una residenza papale. In ogni periodo dell’anno ci sono mostre, visite a tema e concerti. Durante la stagione estiva la Grande Cappella ospita una grande mostra d’arte e ogni Luglio, nel Cortile d’Onore del Palazzo, iniziano le rappresentazioni del Festival di Avignone.


incisione di Israel Sylvester del 1650 che rappresenta il palazzo dei papi ad Avignone


Un po' di storia

Non doveva andare così. Clemente V, primo papa di Avignone, credeva che il suo soggiorno avignonese dovesse durare poco quindi decise di alloggiare nel Convento dei Prêcheurs dei Domenicani. Non la pensavano così i suoi successori, soprattutto Giovanni XXII che fece ingrandire i vecchi appartamenti del vescovo e trasformò la vecchia chiesa parrocchiale di Saint-Etienne, situata nel lato sud della Cattedrale di Notre-Dame-des-Doms, in cappella pontificia.
Lo stesso papa fece costruire, nel 1319 una sala destinata alle riunioni del tribunale per la cause apostoliche.

La vera costruzione del palazzo inizia nel 1334, alla morte di Giovanni XXII. Il suo successore, Benedetto XII, dà l’incarico a Pierre Poisson di costruire di una grande torre, "La Torre des Anges", fiancheggiata da appartamenti privati e protetta da mura; fu quindi costruita la Grande Cappella (Cappella Benedetto XII) parallela alla Cattedrale Notre-Dame des Doms. Nel 1337 furono edificate l’ala del Conclave, l’ala degli Appartamenti privati (oggi distrutta), la Torre dello Studio, il Concistoro e il Tinello Grande, la Torre delle Cappelle, la Torre delle Latrine, le cucine e i contrafforti del giardino.

Nel 1340 e nei sette anni successivi Poisson impiega circa 800 operai nei lavori che porteranno all’edificazione dell’ala dei Familiari (al posto degli appartamenti di Giovanni XXII) l’attuale torre della Campana, le gallerie del chiostro e la scalinata esterna che conduce alla Cappella Pontificia. Benedetto XII non ne vedrà la fine della costruzione dell’imponente torre di Trouillas, ma alla sua morte il Palazzo dei Papi è una fortezza immensa che assicura la sicurezza di papi che vivevano sotto la minaccia costante di chi congiurava per riportare il papato a Roma.

I lavori continuano con Clemente VI, il papa che dà al palazzo l’eleganza gotica che oggi possiamo ammirare. I muri si coprono di affreschi magnifici realizzati dall’italiano Matteo Giovanetti e gli arredi si arricchiscono di preziosa tappezzeria da muro. Le costruzioni si succedono fino al 1351. I lavori dell’ala Sud sono ultimati nel 1352, poco prima della morte di Clemente VI.


Avignone è conosciuta come antica città papale, a seguito della scelta di papa Clemente V nel 1309 di farne la propria sede. In totale nove papi governarono sul seggio cittadino, dei quali due scismatici, risiedendo nel cosiddetto "Palazzo dei Papi":

Clemente V (1305-1314)
Giovanni XXII (1316-1334)
Benedetto XII (1334-1342)
Clemente VI (1342-1352)
Innocenzo VI (1352-1362)
Urbano V (1362-1370)
Gregorio XI (1370-1378)
antipapa Clemente VII (1378-1394)
antipapa Benedetto XIII (1394-1423)


La visita al Palazzo

Il Palazzo dei Papi è immenso. Tutte le aree meritano una visita ma noi vi indichiamo quelle che non potete assolutamente perdere lasciando a voi la scelta. Un’avvertenza: vi stupirà il vuoto delle stanze e la mancanza quasi assoluta degli arredi. Sono stati razziati durante la Rivoluzione Francese.


La sala della Grande Udienza e la Cappella Grande

La visita al Palazzo dei Papi inizia da qui. La Grande Udienza è il capolavoro dell’architetto Jean de Louvres. È lunga 52 metri, larga 16,30 e alta 11. È composta da due navate divise da cinque pilastri, su cui poggiano le crociere a sesto acuto.

La Grande Udienza era il luogo dove si riuniva il Tribunale della Cause Apostoliche, poi soprannominato Sacra Rota a causa del banco in muratura a forma di ruota su cui sedevano i suoi membri. Il lato nord della sala era coperto da un immenso affresco del Giudizio Universale, che doveva sottolineare l’infallibilità del tribunale.
Al di sotto della Sala c’è la Cappella Grande, fatta edificare da Clemente VII, che ha le stesse dimensioni e strutture della Sala superiore.

La camera del cervo

Questa stanza segna il passaggio dal Palazzo Vecchio a quello Nuovo. Il nome deriva dalla scena di caccia al cervo che la decora, che purtroppo è quasi scomparsa durante i pesanti lavori di ristrutturazione effettuati nel XVIII ° secolo. Era lo studio privato di papa Clemente VI che la fece arredare con un letto e la sua biblioteca privata. La Camera del Cervo si trova al quarto piano della torre del Guardaroba. Nella stessa torre al pianterreno si trova il locale per i bagni d’acqua calda riservati al papa. Ai due piani successivi ci sono i guardaroba, da cui il nome della torre. Al di sopra della Camera del Cervo si trovava la Cappella privata del Papa, dedicata a San Michele.


La camera del Papa

La Camera del Papa si trova al piano principale della Torre degli angeli, tra la Camera del Camerlengo e il Tesoro Grande, che contiene una parte del tesoro e la biblioteca del Palazzo. Nella camera, divisa da due pareti mobili, dormiva il papa con i suoi servitori. Il soffitto è affrescato con arabeschi di foglie di vite e di quercia, in cui si muovono uccelli e scoiattoli.

La Loggia

Il luogo storico più importante del palazzo è la Loggia che costituisce il sagrato della Grande Cappella. Dalla Loggia il Papa impartiva la triplice benedizione alla folla riunita nel Cortile d’Onore e sempre qui aveva luogo l’imposizione della tiara, cerimonia con cui si incoronavano i pontefici.
Il portale della Grande Cappella è composto da due archi; quello superiore è scolpito con 12 personaggi, quello il più basso solo da 10. Alcuni hanno le teste mutilate, pratica comune durante la Rivoluzione Francese, come era anche accaduto per le statue dei Re d’Israele che ornavano Notre Dame a Parigi.


Giulio II che fu arcivescovo in Avignone fino alla sua elezione al soglio Pontificio nel 1503 quando la Sede Petrina era ritornata a Roma già da due secoli

Il chiostro

Il Chiostro è formato da quattro edifici con diverse funzioni riuniti intorno ad un cortile. L’ala del Concistoro, a Est, è composta da due sale sovrapposte: il Concistoro e il Grande Tinello. A Sud, l’ala degli Ospiti o del Conclave è attraversata da un passaggio coperto, difeso ad ogni estremità da porte a battenti e sovrastato da una sala per la manovra delle saracinesche. Questa ala ha tre livelli: un vasta sala lunga 38 metri era utilizzata per ospitare i cardinali durante i conclavi. Sotto si trovano gli alloggi dei panettieri e dei bottiglieri. I panettieri si occupava della fabbricazione del pane per la popolazione del palazzo mentre i bottiglieri assicurano l’approvigionamento dei vini e avevano a disposizione la Grande Cantina, che si trova al di sotto di questa abitazione. A Ovest c’è l’ala dei Familiari e a nord la Cappella pontificale di Benedetto XII.


PORTALE DELLA CAPPELLA DI CLEMENTE VI
(Nel palazzo dei Papi ad Avignoni)


Alcune curiosità

 Avignone così, fu città papale – vice Roma, sostituta temporanea della città eterna – per circa settant’anni, tra il pontificato di Clemente V (1307-14) e l’elezione al soglio pontificio di Gregorio XI, che, pur essendo francese (si chiamava Pietro Roger de Beaufort), decise il ritorno a Roma (1377). Il cerimoniale riservato ai papi era ricco, complesso, assai fastoso. Prevedeva, per esempio, che il papa, in quanto massima autorità, detentore del sommo potere spirituale, sedesse a mensa da solo, su un tavolo posto ad un livello superiore a quello di tutti gli altri cardinali. Il periodo in cui il papato rimase ad Avignone coincise con il controllo, di fatto, dell’autorità papale da parte del re di Francia.

Anche il numero dei cardinali francesi eletti durante il periodo della cattività avignonese aumentò sensibilmente. Senza dubbio, già a quel tempo, secondo una tendenza che sarebbe divenuta manifesta nel Cinquecento, il papa e la corte pontificia erano un centro di potere e di distribuzione di potere (sotto forma di onori, benefici, ricchezze, ecc.) di straordinaria importanza.

In questo periodo la Chiesa non si rinnovò in senso evangelico ma verificò la sconfitta dell' universalismo cattolico, in quanto andavano emergendo gli interessi degli Stati e delle chiese nazionali. Riacquistarono vigore le proteste contro la corruzione e la ricchezza della Chiesa, in quanto la corte avignonese appariva ancor più mondanizzata e corrotta di quella romana.

Importante e decisiva risulterà, in questo periodo, la predicazione della senese Caterina da Siena, Terziaria Domenicana, che scrivendo al Pontefice Gregorio XI e denunciando la corruzione della Corte papale e rimarcando che la Sede di Pietro era Roma, convinse il Pontefice a farvi ritorno.

Informazioni per la visita
Orari di apertura


Il Palazzo dei Papi è aperto tutti i giorni, tutto l’anno.
Dal 15 marzo agli 1 luglio: 9.00 – 19.00
Luglio, Agosto e settembre: 9.00 – 20.00
Durante il Festival del Teatro, a luglio: 9.00-21.00
Ottobre: 9.30 - 19.00
Dal 1 novembre al 14 marzo: 9.30 - 17.45
I biglietti possono essere acquistati fino ad 1 ora prima della chiusura.
Costo del biglietto
Bassa stagione (1 novembre-14 marzo)7.50 €
Alta stagione (15 marzo - 31 ott.) 9,50€
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)