00 19/10/2009 23:24
...è probabile che a causa di questa ulteriore deriva della comunità modernista anglicana:

La follia della comunità anglicana che limita il potere delle donne vescovo non eliminando il problema


la parte più tradizionalista anglicana più conosciuta come: TAC:  Traditional Anglican Communion (COMUNIONE ANGLICANA TRADIZIONALE)  la quale riunisce diversi gruppi tradizionalisti  anglicani che NON hanno accettato le riforme moderniste come l'ordinazione alle donne, e il matrimonio omosessuale e la leicità dell'aborto e del divorzio...
questa parte dicevamo, sta ben pensando di FARE RITORNO A CASA....

La notizia che segue è di grande portata e segna una svolta eccezionale tuttavia è meglio essere prudenti ed attendere qualche voce più ufficiale prima di cantare un Te Deum.....intanto la notizia fa ben sperare e ci invita a rafforzare le preghiere....


Dal blog di Galeazzi, vaticanista de "la Stampa"

Anglicani con il Papa

Benedetto XVI si starebbe preparando ad accogliere nella piena comunione con Roma vescovi, sacerdoti e fedeli della «Traditional Anglican Communion», ossia quel gruppo di anglicani di sensibilità che si sono da tempo staccati dalla comunione con l'Arcivescovo di Canterbury

GIACOMO GALEAZZI

 Benedetto XVI si starebbe preparando ad accogliere nella piena comunione con Roma vescovi, sacerdoti e fedeli della «Traditional Anglican Communion», ossia quel gruppo di anglicani di sensibilità che si sono da tempo staccati dalla comunione con l’Arcivescovo di Canterbury ed hanno chiesto di essere riammessi ’in bloccò: sono mezzo milione tra fedeli e clero.

La notizia anticipata da tempo dai media australiani potrebbe trovare conferma domani nel briefing annunciato questa sera dalla Sala Stampa della Santa Sede, al quale interverrà il prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede, card. Joseph William Levada.

A quanto si apprende, i presuli anglicani tradizionalisti hanno già sottoscritto in segno di adesione il Catechismo della Chiesa Cattolica e l’hanno depositato presso un Santuario mariano in Inghilterra. Riuniti con Roma, essi conserverebbero il diritto alla liturgia anglicana, che per come è celebrata da questi tradizionalisti anglicani è vicinissima alla messa tridentina; manterrebbero il loro clero sposato, ma non i vescovi, in quanto secondo la tradizione della Chiesa, sia cattolica sia ortodossa, solo i celibi accedono all’episcopato.

Inoltre, come è noto la loro ordinazione anglicana per la Chiesa Cattolica non è valida, come chiarito fin dai tempi di leone XIII e sarà quindi necessario una nuova ordinazione, come avviene per gli altri pastori anglicani che passano alla Chiesa Cattolica.

Secondo il sito «messainlatino.it», «questa riunificazione inoltre avrebbe effetti travolgenti ben al di là della Traditional Anglican Communion, servendo da esempio anche a quei numerosi gruppi anglicani, rimasti all’interno della  Comunione Anglicana e quindi dipendenti da Canterbury, che esprimono fortissimo disagio per la recente ammissione delle donne all’episcopato, e in precedenza, negli anni ’90, al sacerdozio.

Secondo Damian Thompson, direttore del periodico britannico »Catholic Herald«, potrebbe essere accordata alla Traditional Anglican Communion lo statuto di prelatura personale come l’Opus Dei.
Non quindi, una Chiesa uniate come ve ne sono tra le Orientali, ma una sorta di diocesi mondiale con propri apostolati e proprio vescovo (nominato dal Pontefice come avviene per le altre Diocesi). Una soluzione analoga a quella che si ipotizza anche per la Fraternità San Pio X.
 




Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)