00 23/10/2009 09:50
Amici.... sulla scia di questo thread:
Dalla Divina Misericordia le Domeniche "Dopo Pasqua"

che tratta la Divina Misericordia nell'economia della Salvezza in modo più specifico nel passaggio dalla Croce e morte, alla gloriosa Risurrezione del Cristo e dunque alla sua e nostra vittoria... quanto segue vuole esporre tale Misericordia in un altro contesto che seppur sempre collegato alla salvezza, spesso è strumentalizzato o peggio, usato come giustificazione per NON convertirsi: "tanto Dio è misericordioso!"

Esiste il PECCATO:
Il Peccato Originale? ESISTE , non è una teoria! (Rm.5,12-21)

ed è impensabile pretendere la Misericordia di Dio pensando di non doverlo condannare e combattere...
la battaglia che siamo chiamati a combattere infatti, dice l'apostolo, NON è contro le persone, MA CONTRO I NOSTRI DIFETTI, CONTRO LE NOSTRE INCLINAZIONI SBAGLIATE CHE CI CONDUCONO AL PECCARE...qui s'innesca la Divina Misericordia senza la quale ci sarebbe impossibile sostenere queste giuste battaglie...

si consulti anche:

La giustizia di Dio e il suo Giudizio e a noi: NON giudicate!

"Beato l'Uomo che viene tentato"

Mt.9,36-10,8 La com-passione di Gesù

L'Inferno, Purgatorio e Paradiso esistono: non ci scherzare troppo!

ATTENTI! Satana esiste ed è all'offensiva!

«E' necessario che gli scandali avvengano .» dice il Vangelo (mentre fulmina gli scandalizzatori).

ma attenzione, anche chi è stato di scandalo fa in tempo a convertirsi finchè è in vita...qui si esercita la Misericordia di Dio... nel chiedere perdono e nell'accogliere la conversione...

e ancora:

I 6 peccati contro lo Spirito Santo, i peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio

FEDE E OBBEDIENZA:obbedire per Fede e Amore-Carità

Ecco, proviamo allora ad approfondire questo aspetto dentro il quale la Misericordia di Dio che parte soprattutto dal senso di GIUSTIZIA che gli è proprio, non solo non fa sconti a nessuno, ma ESIGE FEDELTA', PASSIONE E CORRISPONDENZA all'elargizione di tale Misericordia...

Infine non può mancare, nel parlare della Misericordia Divina, il riferimento alla SPERANZA:

SPE SALVI l'Enciclica della SPERANZA CRISTIANA

importante questo passo:

Ambedue – giustizia e grazia – devono essere viste nel loro giusto collegamento interiore.

La grazia non esclude la giustizia. Non cambia il torto in diritto.
Non è una spugna che cancella tutto così che quanto s'è fatto sulla terra finisca per avere sempre lo stesso valore.

Ecco...con questo spirito

La coscienza morale e il senso della misericordia nella vita e nelle azioni dell'Uomo

seguiamo ora le meditazioni successive...

***************

Perchè invochiamo la Misericordia di Dio?
A cosa serve?
E' davvero, come molti erroneamente pensano, associata esclusivamente al perdonismo di Dio nei confronti delle nostre mancanze?

Per capire che cosa intende la Chiesa, che è Madre e Maestra, per Misericordia e il suo implorarla, ci rifaremo naturalmente ad alcuni testi pontifici....

Nell'Omelia del 15 aprile 2007, per il suo 80° compleanno e Domenica in Albis, dopo la Pasqua, ossia della Divina Misericordia, così dice Benedetto XVI:

"la presenza di Dio che si oppone a tutte queste forze (del male) con il suo potere totalmente diverso e divino: con il potere della misericordia. È la misericordia che pone un limite al male. In essa si esprime la natura tutta peculiare di Dio – la sua santità, il potere della verità e dell’amore".

Dunque la Misericordia di Dio è un potere...essa ha il potere di porre un limite al male...

Gesù stesso ci ha avvisati, per esempio, a riguardo degli ultimi tempi, dello scatenarsi della natura e delle forze del male.... e in Matteo 22 ci rammenta:
"Se quei giorni non fossero stati abbreviati, nessuno scamperebbe; ma, a motivo degli eletti, quei giorni saranno abbreviati."

"a motivo degli eletti" non già per i propri meriti, ma per LE SUPPLICHE CHE RIVOLGONO A DIO CHIEDENDO, IMPLORANDO LA SUA DIVINA MISERICORDIA, e che sono trovati puri agli Occhi di Dio, quei giorni ci sono stati abbreviati...

Ogni generazione ha i suoi "tempi", non fossilizzatevi nel testo esclusivamente sulla parusia....andiamo ben oltre...perchè il Vangelo è Parola viva IN OGNI TEMPO e non solo alla "fine"...

Molti pensano di risolvere il tutto con una fede fideista...superstiziosa...devozionalista... no, non è così... Gesù sempre in Matteo 22 aggiunge:"14 Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti»" ma allora a cosa serve questa Divina Misericordia se già Gesù, che non mente e non si contraddice, ci avverte già che "pochi sono gli eletti" confronto alle moltitudini di chiamati?

In verità, come sappiamo, Gesù NON giudica, nè è venuto per condannare, ma è venuto per salvare ed è venuto a chiederci sempre un: VUOI TU?
E non è neppure Dio a condannarci, bensì l'uomo escludendosi dalla salvezza con il suo rifiuto, si infligge da sè stesso la condanna a vivere eternamente senza Dio...
Gesù NON gioisce di questo, Egli soffre, del resto ha pagato duramente il nostro riscatto, sulla Croce non ci è finito per scherzo!!
Ecco che con l'Incarnazione di Dio, la Misericordia stessa assume una sua forma che da il via alla CONVERSIONE...infatti, attenzione, come riusciva Gesù a convertire?
Come riuscivano i Santi a convertire qualche anima?
CON IL POTERE DELLA MISERICORDIA
...basti pensare a san Matteo, all'adultera, al Cieco, ai lebbrosi, al buon ladrone sulla Croce... al centurione...ecc...

Dal Vangelo secondo Matteo 9 leggiamo: 

19 In quel tempo, mentre andava via, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».

Sappiamo che il Sacrificio PERFETTO è poi quello che Gesù instaurerà nel Giovedì Santo e sulla Croce....infatti il sacerdote non offre un sacrificio umano...ma come Alter Christi compie UN ATTO DI MISERICORDIA ESCLUSIVO  che è appunto il Sacrificio di Cristo per la salvezza dei peccatori.....Gesù rispondendo ai soliti farisei che volevano incastrarlo, gli fa capire che i  sacrifici degli uomini, quando non sono mossi da un cuore puro e libero dai condizionamenti, NON servono a nulla....
Nel caso di Matteo dunque, la misericordia di Gesù usata in quell'invito e non un giudizio alla sua persona e ai peccati che lo animavano, FA SCATTARE LA CONVERSIONE.....

Non si tratta di perdonismo...il perdono non è certo un comandamento, lo dice il termine stesso: PER-DONO; PER-DONARE; esso è un DONO che ci viene dall'Alto PER uno scopo, un fine più alto ancora, la CONVERSIONE....Misericordia e per-dono sono così due aspetti di un unica medaglia entrambi "pagano" il passaggio alla CONVERSIONE...
La chiamata di Gesù a questa conversione, non è una escamotage per sentirsi realizzato o appagato... nè perdona per sentirsi meglio.... essendo anche Dio ed avendo in comune con il Padre e lo Spirito la medesima Natura che è pura Misericordia, non può tenerla per sè...tutto ciò che fa è Bene puro ed assoluto, il Bene traspare in Lui a tal punto da CONVERTIRE....

Gesù ripete la frase...in un altro contesto:

Matteo 12,1-8
In quel tempo, Gesù passò tra le messi in giorno di sabato, e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere spighe e le mangiavano.
Ciò vedendo, i farisei gli dissero: “Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare in giorno di sabato”.
Ed egli rispose: “Non avete letto quello che fece Davide quando ebbe fame insieme ai suoi compagni? Come entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che non era lecito mangiare né a lui né ai suoi compagni, ma solo ai sacerdoti? O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio infrangono il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui c’è qualcosa più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato”.


Davide e i suoi compagni mangiarono i pani del tempio, che solo i sacerdoti possono mangiare”: i discepoli di Gesù sono i nuovi sacerdoti, e al momento si trovavano in forte necessità.

Attenzione però, la Misericordia che Gesù chiede NON è la disobbedienza della Legge, nè l'anarchia verso le regole del "buon cristiano"....non è il peccare e poi il pretendere il perdonismo...
Nelle parole di Gesù si apre la comprensione dell'A.T. fatto di leggi e prescrizioni che lui, ci rammenta, non è venuto a cancellare, ma a portare a compimento...
Per esempio il sangue dell'agnello nella Pasqua ebraica era UN SIMBOLO, ma naturlamente NON toglieva alcun peccato, era sempre la Misericordia di Dio che per mezzo dei Profeti, interveniva....
L'agnello, si legge due volte, doveva essere mangiato: "nè crudo, nè bollito con acqua, ma solo arrostito al fuoco", in questa simbologia possiamo riscontrare IL SACRIFICIO E LA MISERICORDIA INSTAURATI DAL CRISTO.... sulla Croce, agnello immolato, Gesù DONA SE STESSO QUALE SACRIFICIO PERFETTO, CON LA POTENZA DELLO SPIRITO SANTO CHE E' FUOCO, si attiva la Misericordia anche del Padre ed è tutta la Santissima Trinità artefice di questa Misericordia nell'accogliere il vero Agnello immolato...

Abbiamo citato i farisei del tempo di Gesù e brani del Vangelo, perchè anche oggi ci sono "osservanti di leggi umane" (per esempio leggasi l'aborto!) pronti a condannare LA MISERICORDIA STESSA se venisse loro utile...

Un capolavoro atto a capire questa Misericordia ci è offerto dall'Enciclicca, scritta da Giovanni Paolo II: Dives in Misericordia

scrive il Papa:

"La mentalità contemporanea, forse più di quella dell'uomo del passato, sembra opporsi al Dio di misericordia e tende altresì ad emarginare dalla vita e a distogliere dal cuore umano l'idea stessa della misericordia. La parola e il concetto di misericordia sembrano porre a disagio l'uomo, il quale, grazie all'enorme sviluppo della scienza e della tecnica, non mai prima conosciuto nella storia, è diventato padrone ed ha soggiogato e dominato la terra. Tale dominio sulla terra, inteso talvolta unilateralmente e superfìcialmente, sembra che non lasci spazio alla misericordia.
A questo proposito possiamo, tuttavia, rifarci con profitto all'immagine «della condizione dell'uomo nel mondo contemporaneo» qual è delineata all'inizio della Costituzione Gaudium et spes. Vi leggiamo, tra l'altro, le seguenti frasi: «Stando cosi le cose, il mondo si presenta oggi potente e debole, capace di operare il meglio e il peggio, mentre gli si apre dinanzi la strada della libertà o della schiavitù, del progresso o del regresso, della fraternità o dell'odio. Inoltre, l'uomo si rende conto che dipende da lui orientare bene le forze da lui stesso suscitate e che possono schiacciarlo o servirgli»".

(..) la rivelazione e la fede ci insegnano non tanto a meditare in astratto il mistero di Dio come «Padre delle misericordie», ma a ricorrere a questa stessa misericordia nel nome di Cristo e in unione con lui. Cristo non ha forse detto che il nostro Padre, il quale «vede nel segreto», attende, si direbbe, continuamente che noi, richiamandoci a lui in ogni necessità, scrutiamo sempre il suo mistero: il mistero del Padre e del suo amore? Desidero quindi che queste considerazioni rendano più vicino a tutti tale mistero e diventino, nello stesso tempo, un vibrante appello della Chiesa per la misericordia di cui l'uomo e il mondo contemporaneo hanno tanto bisogno. E ne hanno bisogno anche se sovente non lo sanno.

****

Il 30 marzo 2008 all'Angelus, così spiegava la Divina Misericordia Benedetto XVI:


"La misericordia è in realtà il nucleo centrale del messaggio evangelico, è il nome stesso di Dio, il volto con il quale Egli si è rivelato nell'antica Alleanza e pienamente in Gesù Cristo, incarnazione dell'Amore creatore e redentore. Questo amore di misericordia illumina anche il volto della Chiesa, e si manifesta sia mediante i Sacramenti, in particolare quello della Riconciliazione, sia con le opere di carità, comunitarie e individuali. Tutto ciò che la Chiesa dice e compie, manifesta la misericordia che Dio nutre per l'uomo, dunque per noi. Quando la Chiesa deve richiamare una verità misconosciuta, o un bene tradito, lo fa sempre spinta dall'amore misericordioso, perché gli uomini abbiano vita e l'abbiano in abbondanza (cfr Gv 10, 10)".

****

parafrasando poi il suo predecessore, dice ancora:"Al di fuori della misericordia di Dio non c'è nessun'altra fonte di speranza per gli esseri umani".

****

Non c'è altra speranza e non è a caso che invochiamo Maria quale MADRE DI MISERICORDIA, DELLA MISERICORDIA..Mater misericordiae, ora pro nobis. Gesù, confido in Te

" Disse Gesù a Suor Faustina: "L'umanità non troverà pace, finché non si rivolgerà con fiducia alla divina misericordia" (Diario, p. 132). Attraverso l'opera della religiosa polacca, questo messaggio si è legato per sempre al secolo ventesimo, ultimo del secondo millennio e ponte verso il terzo millennio. Non è un messaggio nuovo, ma si può ritenere un dono di speciale illuminazione, che ci aiuta a rivivere più intensamente il Vangelo della Pasqua, per offrirlo come un raggio di luce agli uomini ed alle donne del nostro tempo".
 (Omelia Giovanni Paolo II Canonizzazione di Sr.Faustina 30.4.2000)



Gesù, confido in Te


Confidiamo davvero in Gesù, oppure ci illudiamo in facili sentimentalismi nel momento di qualche prova per poi lamentarci di non aver ricevuto quanto chiedavamo?

Ce lo rammenta san Giacomo nella sua Lettera:
Fratelli miei, non mescolate a favoritismi personali la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della gloria.

e al cap. 4 dice:

[1]Da che cosa derivano le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che combattono nelle vostre membra?
[2]Bramate e non riuscite a possedere e uccidete; invidiate e non riuscite ad ottenere, combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete;
[3]chiedete e non ottenete perché chiedete male, per spendere per i vostri piaceri.
[4]Gente infedele! Non sapete che amare il mondo è odiare Dio? Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio.
[5]O forse pensate che la Scrittura dichiari invano: fino alla gelosia ci ama lo Spirito che egli ha fatto abitare in noi?
[6]Ci dà anzi una grazia più grande; per questo dice: 'Dio resiste ai superbi; agli umili invece dà la sua grazia'.
[7]Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi.
[8]Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi. Purificate le vostre mani, o peccatori, e santificate i vostri cuori, o irresoluti.
[9]Gemete sulla vostra miseria, fate lutto e piangete; il vostro riso si muti in lutto e la vostra allegria in tristezza.
[10]Umiliatevi davanti al Signore ed egli vi esalterà.


Davvero, dopo aver letto questi passi di Giacomo possiamo dire che confidiamo in Gesù nel modo che a Lui piace? Se davvero confidassimo in Gesù come Lui stesso ci richiede, implorando la MISERICORDIA della conversione.... la Misericordia di un per-dono autentico suplicato dentro un Confessionale....la Misericordia affinchè i moribondi trovino il conforto dei Sacramenti....bè allora si, questo sarebbe confidare davvero in Gesù, ricevendo fiumi di Misericordia per ognuna di queste richieste....

(continua....)



P.S.

Nessun copyright, nessuna censura alle parole del Pontefice, si distribuisca il tutto gratuitamente, se gradito, al solo gesto di coscienza di citarne la provenienza e la fonte, evitando di estrapolarne i contenuti rischiando di far dire al contenuto stesso ciò che non ho detto, specialmente se si dovesse interpretare qualche passo contro il Magistero della Chiesa. Si consideri per tanto che tutta la sostanza del testo non deve essere dissociata dal Magistero della Chiesa, dal quale dipende la corretta interpretazione.

Grazie!

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)