Cara Caterina,
tento di dire qualcosa a riguardo, anche se (tu conosci la mia sincerità) penso che una discussione avrebbe maggior peso se partisse da questo sito.
Comunque, tu sai quanto l'ordine domenicano ami Maria, abbia con lei un rapporto privilegiato... Eppure, già dai tempi di Alberto Magno e Tommaso d'Aquino, i domenicani non erano proprio d'accordo su quello che sarebbe divenuto il dogma dell'Immacolata Concezione. Nei secoli a seguire, molto brevemente, gesuiti e francescani divennero strenui difensori di quell'embrionale dogma e si chiamarono "immaculatisti" (a proposito, Messori dovrebbe aver dedicato un libretto a questa storia), i domenicani, dal canto loro, si mantennero sulla scia dei "maculatisti", ovvero su quel particolare pensiero che vedeva Maria comunque bisognosa di redenzione.
In realtà, Tommaso d'Aquino aveva abilmente annullato il problema parlando della redenzione di Maria ante previsa merita, cioé compiuta in anticipo proprio per il suo ruolo di Madre del Signore.
Pensa che nei sermoni di domenicani, per farti un esempio, come Enrico Suso e Giovanni Taulero, troviamo spesso l'aggettivo santificata, rivolto a Maria il che ti fa capire come l'idea di immacolata sia ancora lontana (siamo nel XIV secolo...).
Comunque, sono rimasti dei punti di vista teologici che poi, la scienza mariologica ha cercato di chiarire. Non si può parlare di errore, ma di differente posizione.
Per quanto riguarda il biologismo del sangue di Gesù, beh, questi mistici che ti ho citato predicano cose bellissime sulla somiglianza fisica tra Madre e Figlio, quasi che volessero rimarcare che una somiglianza doveva esserci, negli occhi, nel naso, nella pelle delicata, nei capelli. Insomma, Maria non era per loro una santa incubatrice, ma la donna che aveva allattato Gesù, aveva giocato con lui, gli aveva pulito il culetto dopo i bisognini, sì perché l'umanità di Gesù era vera e non quella di un santino delle Edizioni Paoline (con tutto il rispetto per il beato Alberione).
In virtù di questa somiglianza, di questo sangue comune, questi mistici (e vedrai come lo farà anche Caterina da Siena) non esitano a chiedere a Maria di farsi tramite per la salvezza dei peccatori. La ricattano, insomma, dolcemente proprio per via dello stesso sangue di Gesù. Non scordiamoci che per gli ebrei si diviene tali per via della madre... Insomma, non sono voluto scendere nel teologico se no apriamo un'interminabile serie di interventi ematologici.
Se può farti piacere, leggi quello che Jean Paul Sartre, filosofo ma soprattutto ateo è stato capace di scrivere su Maria:
«Cristo è suo figlio, carne della sua carne e frutto delle sue viscere. Ella lo ha portato per nove mesi e gli darà il seno e il suo latte diventerà il sangue di Dio. Ella sente insieme che il Cristo è suo figlio, il suo piccolo, e che egli è Dio. Ella lo guarda e pensa: “Questo Dio è mio figlio. Questa carne divina è la mia carne. Egli è fatto di me, ha i miei occhi e questa forma della sua bocca è la forma della mia. Egli mi assomiglia. È Dio e mi assomiglia!”. Nessuna donna ha avuto in questo modo il suo Dio per lei sola. Un Dio piccolissimo che si può prendere tra le braccia e coprire di baci, un Dio tutto caldo che sorride e respira, un Dio che si può toccare e vive».
Come dire: certe volte gli atei sono quei semplici cui è rivelato il mistero del Regno dei Cieli, a differenza di noi che crediamo, certe volte, di possederne le chiavi.
Comunque sia, come diceva il cardinal Journet "...Leggere i mistici è rischioso, ma è un bel rischio che bisogna correre...".
Saluti, Chisolm