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Vademecum della CEI per la pastorale verso gli ortodossi


Il documento, destinato prevalentemente ai parroci, agli operatori pastorali e ai responsabili delle istituzioni educative cattoliche, raccoglie e organizza tutta la disciplina vigente nella Chiesa cattolica sui “corretti rapporti” con i fedeli appartenenti alle diverse Chiese ortodosse, soprattutto per quanto riguarda l'amministrazione dei sacramenti (battesimo, confermazione, eucaristia, penitenza, unzione degli infermi), i matrimoni misti e l'ammissione dei fedeli alla piena comunione nella Chiesa cattolica.

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In particolare, la prima parte del vademecum presenta, in modo sintetico, alcuni elementi dottrinali utili per comprendere il profilo delle Chiese orientali non cattoliche in Italia, mentre la seconda parte intende offrire alcune indicazioni relative alla condivisione del culto liturgico sacramentale.

I Vescovi hanno ritenuto necessario mettere a punto questo strumento anche alla luce dei dati sull’immigrazione del 2009, secondo cui i cittadini stranieri regolarmente presenti in Italia ammonterebbero a circa quattro milioni e mezzo (la metà circa di questi sono cristiani, mentre i fedeli ortodossi, secondo le stime del 2008, sono circa un milione centotrentamila).

“Questa nuova realtà – è scritto nell'introduzione – cambia anche i termini dei rapporti ecumenici nel nostro Paese”. “Infatti, il numero dei fedeli è tale da rendere impossibile alle comunità orientali, che pure vanno progressivamente strutturandosi, di fare fronte compiutamente alle loro esigenze spirituali e pastorali”.

“È dunque urgente considerare le conseguenze pastorali e giuridiche della presenza dei fedeli orientali non cattolici all’interno delle comunità cattoliche – si aggiunge –, a motivo dei contatti che si instaurano, per rispondere in maniera corretta alle richieste che essi presentano”.

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)