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La chiesa

53. Tutto ciò che vedi ora nella chiesa di Dio, e ciò che in tutto il mondo si fa nel nome di Cristo, è stato predetto molti secoli fa, e noi vediamo realizza¬to ciò che leggiamo. Questo rafforza la nostra fede. Avvenne un tempo il diluvio che coprì tutta la terra e spazzò via tutti i peccatori: si salvarono tuttavia quelli che si rifugiarono nell'arca che diven¬ne simbolo della chiesa futura, la quale ora naviga tra i flutti e non affonda, perché è sostenuta dal legno della croce di Cristo.

A un solo uomo, Abramo, fedele servo di Dio, fu predetto che da lui sarebbe nato un popolo che in mezzo a tanti popoli adoratori degli idoli, avrebbe adorato il vero Dio. E tutto avvenne come era stato preannunciato.

Era stato ancora predetto che da quel popolo, cioè dal seme di Abramo stesso sarebbe nato secon¬do la carne il Cristo, Signore e Dio di tutti i santi, perché tutti coloro che l'avessero imitato, potessero diventare figli di Abramo. E così avvenne: dalla vergine Maria, discendente di Abramo, è nato il Cristo.
I profeti predissero che sarebbe stato crocifisso da quello stesso popolo da cui proveniva: e così avvenne.

Fu predetto che sarebbe risorto. Ebbene risorse,e, secondo le stesse profezie, salì al cielo e mandò lo Spirito Santo ai discepoli.
Non solo i profeti, ma lo stesso Gesù Cristo predisse che la sua Chiesa si sarebbe diffusa per tutto il mondo e che Pietro avrebbe dovuto confermare i “suoi” nella fede (cfr.Lc.22,33); questa Chiesa piantata in qualche modo dalle testimonianze e dalle sofferenze dei credenti; e ciò fu predetto in un periodo in cui il suo Nome non era ancora conosciuto o dove, se conosciuto, veniva deriso.
Anche per opera di prodigi, anche questo si è avverato; anche che i re un tempo persecutori dei cristiani, ora si sottomettono al nome di Cristo.

Infine fu anche previsto che nella Chiesa sarebbero scoppiate divisioni ed eresie a causa di cristiani disobbedienti che col pretesto di parlare di Lui, avrebbero invece cercato la gloria proprio e l’amor proprio: anche questo avvenne e avverrà fino al ritorno di Cristo perché sulla Chiesa vige una profezia che non tramonterà: che le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.
E sulle cose future?

Per gli onesti verranno giorni di tribolazione, Gesù invita alla perseveranza della fede e la Chiesa proteggerà questi figli.
Tu allora credi a queste verità, ma stà attento alle tentazioni, perché il demonio come lupo vorace, cerca persone per trascinarle nel vortice del suo inferno, alla rovina.

Tu sappi che il nemico può tentare di ingannarti per mezzo di persone che fuori la Chiesa e questi sono i pagani, gli idolatri, gli eretici, ma attento che anche nella Chiesa vive chi può corromperti e questi sono quei cristiani che vivono male la loro fede, sono disordinati nelle pratiche religiose, praticano l’adulterio e sono morbosamente dediti a curiosità vane ed illecite, come gli spettacoli immorali e la superstizione, o che si lasciano prendere dalle mode del mondo, sono orgogliosi dei loro pensieri e da altri simili comportamenti scorretti.

Tu non correre dietro di questi, ma procurati amici umili, che sanno obbedire, che si gloriano della legge di Dio, che non praticano azioni illecite, li troverai facilmente se anche tu ti impegnerai ad imitarli.

Sappi che non si ama il Signore come si amano le cose del mondo e come le si vedono con gli occhi; si ama come la sapienza, la santità, la verità, la giustizia, la carità e cose simili, l’obbedienza, la mansuetudine, l’umiltà. Unisciti a coloro che praticano queste virtù così, attraverso Cristo, presente in queste azioni sante, che si è fatto per noi mediatore, ti riconcilierai sempre con Dio.

Non pensare invece ai perversi, per il semplice fatto che sono entrati tra le pareti della Chiesa, perché non credere che essi possano di soppiatto entrare nel Regno dei cieli. Perché verrà il giorno in cui saranno definitivamente separati, augurata che possano cambiar tempestivamente la loro ipocrisia con pentimento, ma tu non seguirli, prega per loro, ma non ti curar di loro.

In conclusione Gesù ci dice: imita i buoni, sopporta i cattivi, ma ama tutti; perché tu stesso non sai cosa diventerà domani colui che ora è cattivo, ma tu non amare le loro ingiustizie, non sostenere i loro errori, non ingannarli con false compiacenze perché dobbiamo amare il prossimo come si ama Dio e tu non ameresti mai Dio nella disobbedienza e nel vizio e nelle ingiustizie e negli atti illeciti.
Dio è Colui che ci fa giusti, quanto più pratichiamo la sua giustizia, gli altri sono coloro per i quali noi siamo giustificati per la condotta, la fede e le opere buone.

Il diavolo non solo ci lusinga con i piaceri, ma ci scoraggia anche con la paura, i ricatti, gli insulti, la sofferenza che l’obbedienza a Dio comporta, fino a farci tremare davanti alla morte. Ma tu sai che Cristo ha patito per te, tutto Egli ha passato prima di te, perché tu lo potessi seguire fino alla morte di croce.
Tutto ciò che affronterai in nome di Cristo, a vantaggio della sua Chiesa, riceveranno maggior premio mentre per colui che impavido accondiscende alle opere del diavolo, con lui sarà condannato.

Le opere di misericordia, insieme all’amore di Dio e all’umiltà, praticate nell’obbedienza e nell’osservanza alla chiesa, ci ottengano la grazia che i suoi servi non siano tentati in misura superiore alle loro forze (cfr. 1Cor.10-13), perciò sii perseverante e con Cristo sarai vincitore insieme alla glorificazione della Chiesa che in vita avrai servito e amato.


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)