La soddisfazione per un atto esecrando come la vendetta (intesa come rivalsa su chi odiamo), non è un qualcosa di positivo, di benefico.
E' qualcosa che fa marcire dentro, che accresce l'odio, che annienta ogni virtù e annega la morale rimasta in un mare di rabbia ribollente.
Ragion per cui quando si parla di "contentezza" nel fare il male, di altro non si sta parlando se non di un accrescimento del proprio dolore.
Satana, il demonio, può essere pure "felice" di vedere la gente dannarsi, ma questa "felicità" non è da tradursi in sensazioni che alleviano la pena. Tutt'altro, la acutizzano.
Del resto lo stesso ragionamento fatto per i demoni vale per i dannati. Essi vogliono che le anime dannate aumentino di numero. Sanno anche, però, che così facendo sarebbero in più a soffrire, e la pena aumenterebbe enormemente. Infatti un conto è se solo uno soffre all'inferno. Sapere però che ci sono altri dannati, lamentosi e orribili a vedersi, non è rincuorante.
Ti consiglio la lettura dell'esorcismo compiuto dallo stesso Gesù Cristo nei confronti dell'indemoniato vittima della Legione di demoni.