Le ammissioni dei Protestanti
Il Sacramento eucaristico creduto ed amministrato dai primi cristiani, in fondo, è riconosciuto anche dai protestanti più obiettivi.
Il Loofs, ad esempio, riconosce che le parole di san Giustino di cui sopra sono "dottrina comune tra i cristiani del suo tempo".
E Leibniz non ebbe difficoltà ad ammettere che "la pia antichità dichiarò abbastanza chiaramente che il pane si muta nel Corpo di Cristo e il vino nel Sangue".
Vediamo dove sono gli: Equivoci
Gli stessi avversari del Cristianesimo nascente, non comprendendo i misteri eucaristici e fraintendendo il senso delle parole, accusavano i cristiani di mangiare la carne e di bere il sangue di una vittima durante un sacrificio (si vedano soprattutto gli scritti dei filosofi neoplatonici, come Celso, Porfirio, ecc.).
Dimostrazione, anche questa, che il dogma era così diffuso da esser conosciuto anche dai persecutori.
Il sigillo di S. Giovanni evangelista
Ma, a voler essere pignoli, manca qualcosa.
Eh, già… I documenti riportati finora risalgono sì alla prima antichità del Cristianesimo, ma… facciamo di nuovo l'avvocato del diavolo: sono tutti testi posteriori all'epoca apostolica e potrebbe essere benissimo che, anche solo pochi decenni dopo, i nuovi cristiani si fossero distaccati dagli insegnamenti evangelici, per seguire credenze mai professate dai diretti discepoli del Cristo, questa è in effetti la vera accusa protestante.
Parliamo, allora, di sant'Ignazio d'Antiochia, martirizzato sotto l'imperatore Traiano all'inizio del II secolo.
Questo Padre della Chiesa fu discepolo e contemporaneo dell'apostolo Giovanni.
In una sua lettera ai cristiani di Smirne, scritta durante la prigionia, si legge una forte critica verso alcuni eretici "che si astengono dalla Eucaristia, perché non confessano che è la stessa carne del Salvatore nostro […]".
Prova, questa, che lo stesso discepolo prediletto di Gesù, l'evangelista Giovanni, insegnava in prima persona le verità che la Chiesa cattolica continua a ripetere da venti secoli.