00 12/10/2010 09:07

ARTE SACRA CONTEMPORANEA: PER UN'ERMENEUTICA DELLA CONTINUITA'

Un'immagine della "bottega" Stuflesser, tra le più importanti realtà italiane
nella creazione di opere d'arte sacra in linea con la tradizione


Con grande piacere pubblico un importante contributo di don Matteo De Meo in merito al dibattito su arte e architettura sacra nella contemporaneità. Nonostante il mainstream della riflessione estetica sul sacro continui a vivere di vita propria, alimentato da speculazioni e interessi molto materiali, credo sia fondamentale stimolare le intelligenze dei cattolici attraverso una sana e retta argomentazione. D'altronde gli innumerevoli denari utilizzati per la realizzazione di abominevoli opere di adeguamento liturgico, inguardabili nuove chiese e raccapriccianti mostre sul sacro, stanno a testimoniare quanto sia inutile oltre che cristianamente insano proseguire sullo sfondo delle ideologie della rottura postconciliare che tanti danni hanno inferto alla bellezza del sacro specie nel nostro Paese ricco di storia e tradizioni. Buona lettura.

Francesco



di don Matteo De Meo

Nel 1918 uno fra i più grandi intellettuali russi scrisse:


Il nostro tempo conosce uno straordinario slancio creativo e una debolezza creativa altrettanto straordinaria. L’uomo dell’ultimo giorno della creazione vuole realizzare qualcosa che non c’è mai stato e nella sua frenesia creativa oltrepassa tutti i limiti e tutti i confini. Ma questo ultimo uomo non è più in grado di creare le opere perfette e
bellissime che riusciva a realizzare l’uomo più umile delle epoche passate.”

Anche se da prospettive diverse si nota la crisi della “vecchia arte” e la ricerca di nuove vie, è innegabile che ci si trovi di fronte ad uno sconvolgimento su vasta scala dei canoni estetici che in modo particolare sembra accanirsi sulle arti plastiche. La realtà delle cose non può essere più descritta; gli “involucri materiali del mondo”, vengono considerati provvisori, fluidi, caduchi. Nella “vecchia arte”, che sembrava eterna, la descrizione della realtà, dell’uomo, seguiva dei canoni ben precisi. Ogni cosa aveva dei contorni ben chiari e si distingueva da un altra.

Ora non è più così. Tutto è confuso, astratto, non definito.

L’arte deve essere libera”, “La creatività artistica non deve essere sottoposta a delle norme o a dei canoni, siano essi morali, sociali o religiosi.”

Si tratta di una tendenza che sembra diffondersi in maniera subdola anche nell’ambito dell’arte sacra: “L’architettura contemporanea è fluida, cangiante, proteiforme; così come un liquido si adatta al suo contenitore, essa si conforma alla sensibilità dell’artefice. Tutte le modalità di espressione artistica sono strettamente connesse alla soggettività”- in questi termini si esprime D. Bagliani, docente al politecnico di Torino; opinione riportata in un articolo “Nuove Chiese, progetti da premio” di L. Servadio, in merito ai tre progetti pilota di nuove chiese vincenti alla quinta edizione del concorso Cei, 2009...



Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)