00 26/10/2010 17:56
 Amici....si parla forse troppo poco dell'Inferno e troppo poco del PARADISO, oppure si parla scorrettamente dell'Inferno, per dire che non esiste o che si "svuoterà" (sic!) e si parla di un Paradiso terrestre... insomma, c'è molta confusione e dell'Inferno ne abbiamo parlato qui:

L'Inferno, Purgatorio e Paradiso esistono: non ci scherzare troppo! I NOVISSIMI

e qui

ATTENTI! Satana esiste ed è all'offensiva!

così come EVITARE di andare all'Inferno:

L' ESAME DI COSCIENZA.......e la preparazione per una buona Confessione dei peccati!

e il come andare in Paradiso:

I SACRAMENTI


e tenendo presente anche questo thread:

Novembre: Festa liturgica di Tutti i Santi e dei Nostri cari Defunti


Uniamo dunque a quelle riflessioni la VERITA' DELLA BEATITUDINE ETERNA....

Che cosa è il Paradiso? Cosa dice la Scrittura? e cosa insegna la Chiesa?

 AVVISO: assumendomi la responsabilità di ciò che posterò, resta inteso che il tutto deve essere interpretato esclusivamente secondo l'insegnamento della Chiesa Cattolica e che solo ad Essa e al suo Magistero ripongo ogni giudizio....
Si prega pertanto di non estrapolare singole parti per attribuire interpretazioni erronee e contrarie alla sana Dottrina!
Chi volesse copiare il seguente lavoro può farlo, ma indicando, per correttezza, la provenienza in modo che il testo integrale sia consultabile!

I testi che seguono sono tratti dal libro: "Il Paradiso" di M.R. Tozzi, alla sua quarta edizione con l'Imprimatur del 2 marzo 1939 con la supervisione e la Prefazione del sacerdote Giacomo Alberione (1884-1971) e beatificato da Giovanni Paolo II nel 2003....

I fatti sono dunque riportati integralmente e fedelmente, mentre la cronologia dei racconti, per una più facile lettura nel web, viene da me ricostruita anche per collegare un linguaggio del nostro tempo e problemi legati al nostro tempo....

Grazie!

LDCaterina


     
     (Paradiso - Divina Commedia - di Dante)




"PREFERISCO IL PARADISO"

Questa espressione è vera, e viene dal quel cuore grande che era e che aveva san Filippo Neri.....
Ai giovani che facevano chiasso, a proposito di coloro che si lamentavano, diceva:
Lasciateli, miei cari, brontolare quanto vogliono.
Voi seguitate il fatto vostro, e state allegramente, perché altro non voglio da voi se non che non facciate peccati. E quando doveva frenare l'irrequietezza dei ragazzi diceva: State fermi, e, sotto voce, se potete!

Ai giovani, san Filippo, l'ideatore degli Oratori veri e autentici, diceva: Non vi caricate di troppe devozioni, ma intraprendetene poche, e perseverate in esse. Non tante devozioni, ma tanta devozione...
E a tal proposito egli prediligeva il santo Rosario  ed insegnava infatti ai giovani:
"Sappiate, figliuoli, e credete a me, che lo so: non vi è mezzo più potente ad ottenere le grazie da Dio che la Madonna Santissima"...

Dunque TANTA DEVOZIONE piuttosto che molte devozioni e fatte male, o peggio, fatte in stato di peccato mortale.... e questo perchè? perchè ci giochiamo IL PARADISO....
Se alla Devozione non segue la conversione e l'immediata santa Confessione, dubitiamo allora di quella devozione....

san Filippo Neri


Nel Credo che professiamo diciamo, forse senza pensarci troppo: " Credo vitam aeternam!", ossia: Credo la vita eterna... quante volte ci pensiamo davvero a questa "vita eterna" e quante volte piuttosto, non facciamo di tutto per esorcizzarla e tenerla lontana da noi il più possibile?

San Francesco d'Assisi, giunto alla fine della sua vita terrena, pregò i suoi frati di intonargli il "Cantico del sole" aggiungendoci così quella bellissima espressione che abbiamo imparato a conoscre: SORELLA MORTE!
Poi, con i suoi frati cantava con vigore il Salmo 141 finchè alle parole: "Trai dal carcere l'anima mia.... Mi aspettano i giusti...." "sorella morte" gli spense la voce.

Tutto ciò, per atei ed anticattolici, indifferenti o liberali o radicali delle mode del tempo, questo può sembrare follia, sciocchezze, fatalismo, sentimentalismo.... per dei peccatori che sanno di ricevere da Cristo la salvezza e il perdono è un mistero, un affidamento di fiducia della propria anima, ma per san Francesco e per i Santi, come per i Martiri, questo passaggio di "sorella morte", spalanca le porte del Paradiso, e non può non infondere nel credente quel bisogno struggente dell'anima di intonare l'inno del trionfo....
Non a caso, provate a guardare come celebrano la morte di qualche confratello e consorella nei Monasteri:
non si nasconde la perdita della persona amata, la mestizia è palese, ma è composta, è salda nella fede, non è radicata nella sepoltura quanto piuttosto ci fa accompagnatori con lodi, preghiere e suppliche, dell'Anima che sta per elevarsi nell'elternità....

I nostri Funerali cosa sono diventati?
SPETTACOLI!!
Recitazione della vita del defunto con battimani alternati a mugoli di pianto, una sorta di reazione psicologica quasi per esorcizzare e sdrammatizzare l'evento luttuoso di un'Anima di cui in fondo non si conosce la destinazione....e guai a parlarne, sarebbe come offendere chi nel vita eterna non ci crede!
Oppure si beatifica e si canonizza direttamente il Defunto, attribuendo a Dio il nostro "giudizio".... salvo poi dimenticarlo appena finiti i Funerali e mai più pregare per quell'Anima, guai a dedicargli le Messe dette di Suffragio, sarebbe quasi un "politicamente scorretto"....

Ma se vogliamo parlare del Paradiso occorre parlare della morte....per questo san Francesco d'Assisi la chiamava "Sorella", perchè attraverso questo passaggio obbligatorio, egli poteva finalmente ricevere il premio pormesso da Gesù...

Dunque eccoci alla prima Verità indiscutibile:
il Paradiso esiste, Gesù ne ha parlato, Egli lo pone quale "PREMIO" per quanti lo hanno meritato!
Quanto ai "meriti" ci ritorneremo su....

Potremmo riempire il mondo, come di fatto già si fa, di nozioni dotte e pergamene e documenti in latino e in greco, per poter testimoniare la verità sul Paradiso, ma rivolgendoci a persone come noi siamo, semplici e battezzate, e comunque sia di buona volontà e desiderosi di verità, sarebbe già sufficiente citare la Dottrina Cattolica che sempre ha insegnato questo:
" dopo il giudizio particolare, l'anima se è senza peccato e senza debito di pena, va in Paradiso;
se ha qualche peccato veniale o qualche debito di pena, va in Purgatorio finchè abbia soddisfatto;
se è in peccato mortale, qual ribelle inconvertibile (ossia ostinato, rifiutando volutamente) a Dio, va all'Inferno (ossia non è Dio che ce lo manda, ma è l'anima che sceglie, Dio ci lascia liberi di scegliere)..." (dal Catechismo san Pio X n.99)

Il 25 marzo del 2007 così disse Benedetto XVI nell'Omelia:

«E' venuto Gesù per dirci che ci vuole tutti in Paradiso e che l'inferno, del quale poco si parla in questo nostro tempo, esiste ed è eterno per quanti chiudono il cuore al suo amore».

Dunque Gesù è venuto per salvarci!
Il Paradiso esiste veramente!
Se non riusciamo a convincerci dell'Inferno perchè per timore lo esorcizziamo con i passatempi delle mode, lasciamoci almeno persuadere dal Paradiso....

Ora, pochi sanno che sul Paradiso esiste il pronunciamento solenne dogmatico della Chiesa, nel suo esercizio dottrinale ed infallibile e che mise a tacere le varie eresie sulla sorte dell'anima....

Fu Papa Benedetto XII, il 20 gennaio del 1336 a definire solennemente quanto segue nella Costituzione
Benedictus Deus:

" Con autorità apostolica definiamo con questa Costituzione che avrà valore perpetuo;
che secondo la comune ordinazione di Dio, le anime di tutti i Santi sono in Cielo.
Là sono le anime di quei Santi che sono uscite da questo mondo prima della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo +;
là si trovano pure le anime dei Santi Apostoli, Martiri, Confessori, Vergini, e degli altri fedeli che sono morti dopo aver ricevuto il santo Battesimo di Cristo e nelle quali non c'era niente che avesse bisogno di purificazione quando esse si separarono dal corpo.
Là sono e saranno anche quei fedeli Defunti, i quali dopo la morte saranno stati purificati da ciò che eventualmente richiedeva una purificazione al momento della morte.
Là sono e saranno le anime dei bambini che sono rinate e rinasceranno mediante il Battesimo di Cristo e che dopo essere state battezzate, prima dell'uso della libera volontà, lasciarono questa vita.
Tutti questi furono e sono e saranno in Cielo, immediatamente dopo la morte e dopo la predetta purificazione, se di essa avranno bisogno, e da quel momento furono, sono e saranno là anche prima di riprendere i loro corpi e del Giudizio finale, dal momento stesso dell'Ascensione del nostro Salvatore e Signore Gesù Cristo +.
Essi furono, sono e saranno nel regno dei Cieli e nel Paradiso con Cristo, uniti alle schiere dei santi Angeli.
E dopo la passione e la morte di nostro Signore Gesù Cristo + contemplarono e contemplano la Divina Essenza con visione intuitiva, faccia a faccia, senza che alcuna creatura si frapponga come mezzo e oggetto propriamente intuitivo, ma in modo che la Divina Essenza si mostra ad essi immediatamente, svelatamente, chiara ed aperta.
E coloro che la contemplano godono questa Divina Essenza (cioè Dio) e così per tale contemplazione e fruizione le anime di quelli che già sono lassù, sono veramente beate ed hanno la vita eterna e il riposo eterno.
Ed anche le anime di quelli che in futuro moriranno, vedranno la stessa Verità e saranno rese felici del godimento di essa, e ciò prima del Giudizio Universale.
E la contemplazione della Divina Essenza, e il godimento della stessa, renderà inutile in essi l'esercizio della fede e della speranza, in quanto fede e speranza sono virtù teologali (ossia: virtù da esercitarsi in terra per giungere in Paradiso).
E dopo che una tale visione intuitiva, faccia a faccia, e tale godimento saranno cominciati in ess,i questa stessa contemplazione e questa stessa fruizione continuano e continueranno senza alcuna interruzione, da ora fino al Giudizio finale da allora per tutta l'eternità".

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Ordunque, Papa Benedetto XII dichiarò così che le anime pienamente purificate sono in cielo e vedono la divina Essenza con una visione intuitiva ed anche facciale, senza la mediazione di alcuna creatura, ma immediatamente, grazie alla divina essenza che si manifesta loro senza veli, chiaramente, ed è per questo che sono veramente felici ed hanno la vita e la pace eterna .

Questa Costituzione non fa altro che riportare la Sacra Scrittura....
Nel Nuovo Testamento infatti, Gesù raffigura la beatitudine del Paradiso ad un banchetto di nozze ( Mt25 v. 10 ) e la chiama vita eterna...
In molti altri passi dei Vangeli Gesù accenna al Paradiso come a luogo di delizie e come premio per la fedeltà alla sua Persona e ai suoi insegnamenti :
“ La vita eterna consiste in questo: che conoscano TE, il solo vero Dio, e colui che hai inviato: Gesù Cristo” ( Gv17,3).
Anche san Paolo pone in risalto il carattere misterioso della beatitudine futura: “ Occhio non vide, orecchio non udì e cuore umano non gustò quello che Dio ha preparato per colore che lo amano” ( 1 Cor. 2 ,9).
Lo stesso san Giovanni pone l’idea fondamentale che la vita eterna si ottiene con la fede in Gesù, il Figlio di Dio, e che la vita eterna consiste nella visione immediata di Dio.
La Scolastica ne accentua l’assoluta soprannaturalità ed esige perciò una particolare luce di conoscenza, il cosiddetto lumen gloriae, cioè un dono abituale e soprannaturale dell’intelletto che rende questo capace della visione divina....

E la Chiesa stessa nella Liturgia per i Defunti, "sublime e suggestiva in quello che è la concezione della morte per noi cristiani, così prega:
"Per i tuoi fedeli, o Signore, la vita non è distrutta ma commutata:
e, demolita la casa di questa dimora terrestre, essi acquistano una dimora eterna nei cieli
"

Dunque il Paradiso esiste!
Appare davvero strano che ci si affanni ad attaccare la Chiesa e la stessa Fede Cattolica se in Essa non fosse contenuta davvero la Verità: che senso ha attaccare la Chiesa, che senso ha pretendere di farla tacere? Che cosa si teme? Temono la Verità!
Temono quel Gesù che non disse: "io vi dico la verità", no!
Egli disse "IO SONO LA VERITA' " e ancora vi aggiunse: Io sono la Vita, io sono la Via
....
Che senso ha attaccare la Chiesa se davvero non si credesse a queste parole?
Invece molti credono eccome a quello che Gesù disse, ma lo rifiutano, rifiutano di credere, ed ecco che muovono battaglia contro la Chiesa e lo fanno per esorcizzare la morte, per non assumersi le responsabilità di una condotta di vita che condanna il peccato, condanna ogni azione che ci impedisce di giungere in Paradiso!

continua.....

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)