00 14/01/2011 16:52
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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 01/12/2003 16.03
Bene....ritornando al Battesimo come si arrivò (oggi gli Evangelici) a negare che questo Sacramento non toglierebbe i peccati?
 
Abbiamo letto che Lutero, per quanto avesse manomesso una parola nel Credo, comunque credeva che il Battesimo perdonava il peccato infatti sempre lo mantenne come SACRAMENTO......e tuttavia si contraddice...
 
Ma allora di chi si servirono i Protestanti, specie all'inizio del XX secolo per nehgare questa verità che come avete letto è iscritta nel Credo?
 
Si appoggiano su alcuni SCRITTORI e quindi NON sulla Bibbia per negare questa verità.......e si appoggiano fra altri, a Kierkegaard........folosofo nato nel 1813 a Copenaghen.....Di temperamento malinconico, a causa della morte di ben 4 fratelli e della madre, era introverso e riflessivo, K. ebbe dal suo ambiente familiare un senso di maledizione incombente, e non ebbe una giovinezza spensierata.
 
Tuttavia, la sua fede, molto forte, si ispirò più alla drammaticità del Crocifisso che alla letizia dell'incontro cristiano. Come ricordano dei suoi studiosi gli furono da subito familiari concetti come il dolore, il peccato, il sangue. Traumatica poi fu per lui la scoperta di una colpa paterna, di cui egli non precisa gli esatti contorni. Critica il Cristianesimo intiepidito quale era vissuto dalla Chiesa luterana del suo tempo, che aveva dimenticato la portata radicale del Vangelo, il suo essere scandalo e paradosso e ne aveva fatto una comoda religione del buon senso comune, una moralità fatta di massime razionalmente condivisibili. In particolare nel 1846 va segnalata la sua polemica con Il Corsaro. L'angoscia non è una determinazione necessaria della natura, ma positiva della libertà. L'angoscia è la preistoria della libertà. Essa rivela il senso di peccato che c'è nell'uomo; è il desiderio di ciò di cui si ha paura. Alla concezione panteistica della divinità è al fatto che Cristo rappresenti il vertice dell'autocoscienza dell'uomo (Hegel) e inoltre alla concezione di Feuerbach, di Strauss e di Marx della teologia sostituita con l'antropologia (cosicché al posto di Dio è posto l'uomo) e alle negazioni della divinità di Cristo (Spinoza, Reimarius e Lessing) oppone la professione di fede nicena e vede nel dogma atanasiano dell'unione ipostatica il punto centrale del cristianesimo e la via di scampo alla disperazione.....
 
Perdonate la lunga premessa ma era necessaria per comprendere poi le motivazione del perchè K. negherà IL BATTESIMO QUALE PURIFICAZIONE DEL PECCATO, ricordandovi che fino ad allora questa verità di fede non era stata mai trattata in termini dottrinali di negazione......
 
Secondo Kierkegaard, dunque, "l'angoscia è il presupposto del peccato originale rispetto alla caduta di Adamo ed Eva come lo è per la caduta nel peccato di ogni loro discendente. Il suo soggetto è pertanto il nulla ed è pertanto questo nulla che rivela all'uomo di essere una sintesi di anima e corpo nello spirito: quando questa sintesi viene tolta con la caduta l'uomo si accorge di essere un peccatore davanti a Dio. Prima del cristianesimo l'angoscia per i greci era nel destino, mentre per i giudei nella colpa.......L'angoscia è perciò puro sentimento del possibile. Il possibile corrisponde al futuro. Per questo angoscia e futuro sono congiunti.....L'angoscia è per K. la sintesi e la spiegazione DEL PECCATO.........
 
A questo punto veniamo al dunque...e vi invito ad avere ancora pazienza e di leggere per comprendere meglio il tutto:
 
Per Kierkegaard come per il cattolicesimo, il peccato è il rifiuto dell'amicizia con Dio che si è offerto all'uomo. Tutte le leggi a cui il popolo di Israele deve obbedire hanno lo scopo di assicurare la comunione con Dio. Il peccatore è colui che non ascolta la voce del Salvatore, che agisce contro l'alleanza. In Il Concetto di Angoscia Kierkegaard parla del peccato originale e qui la sua visione non è "né cattolica né protestante. Il peccato originale viene distinto dalla concupiscenza luterana e riferito alla decisione della libertà come tale considerata però nella sfera dell'immanenza del soggetto".
 
1) Per i luterani l'immagine di Dio impressa nell'uomo e distrutta dal peccato rimane un tenue residuo,
 
2) per noi cattolici nel peccatore c'è la perdita almeno parziale dei doni soprannaturali e la permanenza della natura, anche se ferita dal peccato......
 
Per Lutero il peccato originale appartiene alla natura e comporta la perdita di tutte le forze e delle facoltà dell'uomo cioè la corruzione totale della natura, perché l'uomo cerca il fondamento in sé e non in Dio: così l'uomo corrotto dal peccato non è liberato né con il battesimo né con la fede. Per il filosofo l'individuo, come pensa San Tommaso, ha in sé il peccato originale (la pena del danno) e in potenziale la pena del senso (cioè i peccati personali). Ha così in effetti un rapporto soggettivo con la possibilità del peccato......
 
Per noi cattolici il peccato originale, come affronta il Concilio di Trento, porta alla perdita della santità e giustizia originale, ed è trasmesso per generazione (cioè da padre a figlio). Solo Cristo, ultimo Adamo, ci ha redento (Paolo Rm 5, 12-21) e tramite il battesimo ha permesso la nostra salvezza poiché la Grazia perdona il peccato originale.......
 
Per Kierkegaard invece, che intende correggere la dottrina di Lutero pur appoggiandolo  dal momento che non crede che il battesimo lavi il peccato originale, il peccato originale è un residuo che di continuo vive dentro l'uomo, quasi divenendo una categoria ontologica della natura umana estranea alla volontà e alla libertà dell'individuo....in sostanza, finchè esiste l'uomo, nemmeno la Grazia di Cristo può eliminare la realtà del peccato, che per quanto il suo Sangue abbia perdonato, rimarrà sempre un residuo.
 
Fraternamente Caterina...

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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 01/12/2003 16.32
Per completare i due ultimi interventi, 18 e 19, finiamo con l'illustrare il pensiero di Lutero dal quale prese l'avvio della disobbedienza, e della negazione di altri Sacramenti.....
 
Studiando le sacre Scritture Lutero rimase particolarmente colpito dal concetto di "Giustizia di Dio" che provocò in lui un forte condizionamento, convinto che ogni azione compiuta dall'uomo tende ad andare contro la perfezione e la volontà divina. Ma se il Vangelo di Paolo ci ricorda che "il giusto vivrà per fede" significa che implicitamente l'uomo nasce corrotto e che verrà salvato soltanto attraverso la fede in se stesso. In sostanza la dottrina di Lutero nasconde pericoli gravi poichè in definitiva l'uomo, una volta convertito, finisce per NON avere più bisogno di Gesù, sarà sufficiente che egli continui a credere IN SE' STESSO e nella conversione maturata, dopo di chè non servirà nient'altro poichè l'uomo NON è ingrado, per Lutero, di proseguire nella perfezione.....Le Lettere degli Apostoli ci invitano, invece, ad una conversione giornaliera, all'obbedienza verso i vescovi, alle opere di Carità dal momento che dice che se pur la Fede è una grande cosa, più grande di tutte è la Carità e questo già mette fuori credibilità la logica di Lutero.
 
Nasce così la teologia della "giustificazione per fede" che annulla tutti gli insegnamenti della Chiesa Cattolica, dove non vi è più nessun paradiso da raggiungere, né messa e né battesimo, né opere a fine religioso ma bensì un'opera per migliorare se stessi e per mettersi in rapporto con il prossimo.......in parole povere l'uomo salvato mediante la grazia del Cristo, per fede verrà giustificato di ogni sua mancanza, in questo senso vivere evangelicamente non servirà se l'uomo lo fa perchè vuole andare in Paradiso, ma ci arriverà solo se credendo IN SE' STESSO, preserverà nel convincimento che Gesù l'ha salvato, il resto è tutto inutile per Lutero e serve solo come propaganda cattolica.
 
Ma questo è contro il Vangelo....Mt.25 ci parla esplicitamente di azioni e di opere sulle quali saremo giudicati, essere giudicati come è scritto nel Vangelo, esclude LA GIUSTIFICAZIONE della dottrina protestante......se ci aspetta un GIUDIZIO circa ANCHE le opere oltre che la fede, questa esclude la SOLA Giustificazione PER fede, perchè come avete letto SI CONTRADDICONO.....
 
Infine Lutero ricopiando nel suo Catechismo il Credo Apostolico e Cattolico, pur eliminando la parola cattolica, NON elimina quel dire:
Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati.........questo conferma la forte contraddizione di Lutero.....
 
Fraternamente Caterina

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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 01/12/2003 17.13
Avendo visto un quadro generale fra cattolici e luterani su questo tema....vediamo ora che dicono gli Evangelici.....
 
Dal sito riconciliazione.org
 
Ci identifichiamo (gli evangelici) con tutte le dottrine della storica fede cristiana, riassunte nel Credo di Nicea-Costantinopoli, e con i valori e gli obiettivi evangelici definiti in documenti quali il Patto di Losanna e la Dichiarazione di Manila.
........
 
benissimo...qui a differenza di Lutero si evince un passo avanti di UNITA'....... perchè, se cliccate sul "Credo di Nicea-Costantinopoli....DEL QUALE TRAETTINO DICE:
 
 Ci identifichiamo (gli evangelici) con tutte le dottrine della storica fede cristiana
.......
leggeremo che a differenza di Lutero essi hanno rimesso il termine "la Chiesa CATTOLICA" e non "cristiana" come si legge dal Catechismo di Lutero...ed inoltre c'è scritto:
Credo la Chiesa,
una santa cattolica e apostolica Professo un solo Battesimo per il perdono dei peccati
........
 
A questo punto chiedo:
 
il sito chiamato in causa è Evangelico e riunisce le A.D.I. di cui Alfonso fa parte......e Traettino, pastore evangelico, ha scritto quanto vi ho riportato....mi chiedo come fa ora Alfonso a dire che il Battesimo NON toglie il peccato......?
 
Guardiamo un altro aspetto interessante che per altri (ma non per Alfonso che sulla questione della Salvezza ho letto che siamo sulla stessa lunghezza d'onda......) è diverso....sempre dal sito citato, alla pagina di una DICHIARAZIONE CONGIUNTA FRA CATTOLICI ED EVANGELICI vi è una parte che ci riguarda entrambi dove si legge:
 
. AFFERMIAMO INSIEME
 

Affermiamo insieme che siamo giustificati dalla grazia tramite la fede a causa di Cristo. Una fede viva e attiva in un amore che non è nulla di meno dell'amore di Cristo, perché insieme diciamo con Paolo: "Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Quella vita che vivo nella carne io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me" (Galati 2,20).

Tutti coloro che accettano Cristo come Signore e Salvatore sono fratelli e sorelle in Cristo. Non ci siamo scelti l'un l'altro, proprio come non abbiamo scelto Cristo. Lui ci ha scelti, e ci ha scelti per essere suoi insieme (Giovanni 15,16). Per quanto la nostra reciproca comunione sia imperfetta, per quanto i nostri reciproci disaccordi siano profondi, riconosciamo che esiste una sola Chiesa di Cristo.

.........

come possiamo leggere anche sui termini della Salvezza Evangelici e Cattolici sono in accordo....chiediamoci a questo punto chi ha interesse a dire e ad insegnare che questo NON è vero??

Ma non è finita...leggiamo nello stesso paragrafo che cosa c'è scritto:

L'unica unità a cui vogliamo dare espressione è l'unità nella verità, e la verità è questa: "Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione: un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti" (Efesini 4,6).

.........

Come potete verificare, nell'articolo AFFERMIAMO INSIEME, si parla anche di un solo Battesimo quale espressione di UNA UNICA VERITA' PER RAGGIUNGERE IN ALCUNI PUNTI L'UNITA' EVANGELICA .......MI CHIEDO SE TUTTI gli Evangelici conoscono questo testo che è stato redatto DAI LORO PASTORI in una Dichiarazione Congiunta con i vescovi Cattolici......e non credo che si possa dubitare della sua validità altrimenti che senso avrebbe inserirlo in un sito Evangelico che rappresenta le A.D.I.?

Evangelici e cattolici insieme
Dichiarazione comune di un gruppo di leaders cattolici ed evangelici statunitensi (1994)

........

Fraternamente Caterina