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Daniele capitolo 4 ha una applicazione antitipica?

Ultimo Aggiornamento: 05/05/2024 19:54
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10/04/2024 13:22
 
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Può essere considerata antitipica rispetto all’applicazione riguardante il re Nabucodonosor?

--TIPI E ANTITIPI: trascrizione di alcuni passaggi del discorso di David Splane al convegno annuale di ottobre 2014--

Dobbiamo prestare molta attenzione quando applichiamo i racconti delle Scritture Ebraiche come modelli o tipi profetici, se questi racconti non sono applicati nelle Scritture stesse

Ora lo studio dei tipi e degli antitipi ... era comune ... tra gli studiosi protestanti. ... Lo stesso fecero i battisti e i congregazionalisti. Quindi non sorprende che anche i primi Studenti Biblici, che generalmente appartenevano a questi gruppi, amassero davvero i tipi... Molti di noi ricordano i momenti felici allo studio di libro di congregazione in cui si studiava tutto su tipi e antitipi. Ed è vero che lo studio dei tipi potrebbe essere avvincente!

Quindi ora ecco una domanda. Se lo studio di una determinata materia ti fa venire i brividi su e giù per la schiena, è possibile che ci sia un errore? La risposta è si.

Ebbene, negli ultimi anni la tendenza nelle nostre pubblicazioni è stata quella di cercare l'applicazione pratica degli eventi biblici, e non tipologie in cui le Scritture stesse non li identificano chiaramente come tali. Semplicemente non possiamo andare oltre ciò che è scritto.

In armonia con Zaccaria capitolo 4 e versetto 10: “Non disprezziamo il giorno delle piccole cose”. Tuttavia la luce diventa più intensa. E sentiamo che dobbiamo seguire la luce, ovunque ci conduca. Il nostro amore dovrebbe essere per la verità e non per una dottrina o un insegnamento particolare.

La risposta sbagliata è: “Non crediamo più nei tipi e negli antitipi”. Noi lo facciamo! Certamente lo facciamo. Laddove le Scritture li identificano come tali, noi li abbracciamo. Ma dove la Bibbia tace, noi dobbiamo tacere.

--Segue dopo pochi mesi la w 15/3/15: alcuni passaggi--

In passato capitava spesso che le nostre pubblicazioni affrontassero argomenti scritturali cercando tipi e antitipi. Le narrazioni bibliche erano considerate il tipo, mentre gli adempimenti profetici costituivano l’antitipo. “Un tipo è un’immagine o rappresentazione di qualcosa che dovrà accadere in un certo tempo futuro. L’antitipo è la realtà della cosa che il tipo rappresenta. Il tipo può essere appropriatamente chiamato un’ombra; l’antitipo, la realtà”.
Prendiamo ad esempio il racconto di Nabot ... Nel 1932 … si riteneva che Acab e Izebel rappresentassero Satana e la sua organizzazione, mentre Nabot raffigurasse Gesù; di conseguenza, la morte di Nabot rappresentava profeticamente la morte di Gesù. … nel 1961, diceva che Nabot rappresentava gli unti, Izebel la cristianità e la persecuzione subita da Nabot per volere di Izebel quella subita dagli unti negli ultimi giorni.
Tali interpretazioni, che potrebbero sembrare forzate, rivelano qual è il problema: gli esseri umani non possono sapere quali racconti biblici sono ombre di cose future e quali no. L’atteggiamento giusto, perciò, dovrebbe essere che laddove le Scritture insegnano che una persona, un avvenimento o un oggetto è un tipo di qualcos’altro, noi lo accettiamo. Altrimenti, in assenza di una specifica base scritturale, dovremmo evitare di fare un’applicazione antitipica di un certo personaggio o di un racconto.
Come era logico aspettarsi, nel corso degli anni Geova ha aiutato “lo schiavo fedele e discreto” a diventare sempre più discreto. La discrezione ha permesso di essere più cauti nel definire un episodio biblico un quadro profetico, a meno che non ci sia una chiara base scritturale per farlo.

--Alcune ragioni per dubitare--

1) In Daniele 4 non si è evince nessun motivo per applicare la regola “un giorno per ogni anno”. Quando ciò avviene è la stessa Bibbia a indicarlo. Abbiamo l'esempio in Nm 14:34 e in Ez.9:4:

(Numeri 14:34) Secondo il numero dei giorni che impiegaste per esplorare il paese, 40 giorni, un giorno per un anno, un giorno per un anno, risponderete dei vostri errori per 40 anni; così capirete cosa significa opporsi a me.

(Ezechiele 4:6) Li devi completare. “E sdraiati di nuovo, questa volta sul fianco destro, e porta le colpe della casa di Giuda per 40 giorni. Un giorno per un anno, un giorno per un anno è ciò che ti ho imposto.

2) quel sogno che ebbe il re è già spiegato nello stesso capitolo.

Nei versetti da 4 a 7 c'è la richiesta del re ai suoi saggi di interpretare il sogno. Essi non vi riusciranno.
Nei versetti da 8 a 18 il sogno viene spiegato a Daniele.
Nei versetti da 19 a 27 avviene l'interpretazione del sogno da parte di Daniele.
Nei versetti da 28 a 33 viene spiegato in che modo si è adempiuto il sogno in relazione al re.
Nei versetti da 34 a 37 viene descritto il ristabilimento del re.

3) Luca 21:24 non ha niente a che vedere con il sogno dell’albero

Luca 21:24
Gesù disse che Gerusalemme “sarà calpestata dalle nazioni”. Da quando? Basta leggere l’intero brano per capirlo:

“Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti accampati, allora sappiate che la sua desolazione si è avvicinata. Quindi quelli che sono nella Giudea fuggano ai monti, e quelli che sono in mezzo ad essa si ritirino, e quelli che sono nelle campagne non vi entrino, perché questi sono giorni per fare giustizia, affinché tutte le cose scritte siano adempiute. Guai alle donne incinte e a quelle che allattano in quei giorni! Poiché ci sarà grande necessità nel paese e ira su questo popolo, e cadranno sotto il taglio della spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; e Gerusalemme sarà calpestata dalle nazioni, finché i tempi fissati delle nazioni non siano compiuti”. – Lc 21:20-24

È evidente che il calpestamento di Gerusalemme sarebbe avvenuto dopo che gli abitanti sarebbero caduti “sotto il taglio della spada” e dopo che sarebbero stati “condotti prigionieri in tutte le nazioni”. Gesù ne parla al futuro. La città, distrutta e desolata, sarebbe così stata “calpestata dalle nazioni”.

Inoltre il calpestamento di Gerusalemme (spirituale) è proseguito dopo il 1914: "Un simbolico ‘piccolo corno’ (la Potenza Mondiale Anglo-Americana) avrebbe calpestato il teocratico “luogo santo” di Geova rappresentato sulla terra dagli unti seguaci di Gesù. (Dan. 8:9-14) Ciò avvenne durante la seconda guerra mondiale."

4) il re Babilonese non poteva rappresentare il regno di Dio essendo un adoratore di falsi dei.

5) Tutti gli avvenimenti del libro di Daniele hanno avuto o avranno un solo adempimento:
Daniele 2: Un’immagine immensa che rappresenta dei Regni
Daniele 4: I “sette tempi” che rappresentano ciò che accadde a Nabucodonosor
Daniele 5: una scritta sul muro predice l’immediata distruzione di Babilonia
Daniele 7: quattro bestie che rappresentano 4 potenze mondiali
Daniele 9: le Settanta Settimane e il Messia
Daniele 11: Re del Nord e del Sud
[Modificato da Saroj 10/04/2024 13:24]
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