A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

dal dialogo: "I MORTI CI PARLANO?"

Ultimo Aggiornamento: 09/09/2009 21:52
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 5.921
Sesso: Maschile
09/09/2009 21:51
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 96 di 106 nella discussione 
Da: quovadis Inviato: 11/12/2003 11.47

Leggendo la trattazione del Prof. Barra nel collegamento proposto da Teofilo riflettevo su un punto.... pregare per le anime del Paradiso è inutile pregare per quelle dell'Inferno è un peccato. Bene dubito che qualcuno si metta a pregare erchè qualcuno esca dall'inferno , comunque quando prega , a meno che non sia investito da una Grazia specialissima , non può conoscere la condizione dell'anima . Ho i miei dubbi a proposito del peccato suddetto e poi si apre una questione fondamentale.... Le preghiere vanno perdute ? se io prego e offro la mia partecipazione Eucaristica a un mio caro defunto e questi è già in una condizione di beatitudine ho compiuto un gesto vuoto e privo di valore ?Io penso che qualsiasi gesto d'amore ,e una preghiera fatta col cuore lo è sempre, non può andare perduto nel nulla.... é forse Maria che "corregge"da brava mamma l'indirizzo sbagliato del nostro atto d'Amore?

Fraternamente Quovadis


Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 97 di 106 nella discussione 
Da: Soprannome MSNIyvan5 Inviato: 11/12/2003 11.55
Sono perfettamente d'accordo con Quovadis.
Nessuna preghiera può cadere nel vuoto e non non possiamo assolutamente conoscere lo stato in cui uno spirito si trovi dopo il trapasso.
Chi stabilisce che esso si trovi in uno stato di non ritorno?
La pietà e la carità non devono avere confini, così come la misericordia e la giustizia di Dio, che non è la nostra, non ne hanno.
Noi preghiamo, come la nostra mamma celeste ci invita a fare, al resto ci penserà Dio.
 
Fraternamente
iyvan

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 98 di 106 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 11/12/2003 14.31
Ho riletto con attenzione il testo proposto del Barra...e anche secondo me ha calcato un pò la mano sul finale.....
Pregare per una PRESUNTA anima dannata, non ha senso nemmeno metterlo in considerazione poichè un vivo NON può sapere la condizione dei defunti.....dunque egli è invitato a pregare e basta.....Dio E' POI IL DISPENSATORE DELLE GRAZIE.....
Il sacerdote sull'Altare dopo aver consacrato le Specie pronuncia la supplica al Padre da parte di tutta la Chiesa, e quando chiede misericordia per i Defunti (senza distinzione alcuna) dice: DEI QUALI TU SOLO HAI CONOSCIUTO LA FEDE......il sacerdote dunque prega......e non fa certamente una analisi di coloro che POTREBBERO (condizionale d'obbligo) essere dannati....perciò va da se che la preghiera di un vivo è sempre rivolta nella speranza della salvezza di un anima.......e sperare è una virtù nobilissima del cristiano caritatevole.......
 
Secondo me, ma posso sbagliare, poichè Barra ha parlato in un altra occasione delle messe nere, sempre a Radio Maria....forse quando ha spiegato questo particolare aveva in testa gli altri paragoni che faceva...dei satanisti che invece pregano per i demoni e dunque invocano proprio specificatamente le anime dannate......e diceva: < quali esse siano, cioè queste anime dannate chi sono, noi non lo sappiamo, a meno che Dio non voglia per qualche motivo suo rivelarlo!>
 
Perciò secondo me ha mischiato un pò forse pensando che altri si ricordassero di quando parlò di quest'altro aspetto.........e dove appunto, invitava invece a pregare per le anime del Purgatorio che sono appunto....in qualche modo già salvate.....
 
Giustamente Quovadis pone l'accento su queste domande:
 
Le preghiere vanno perdute ? se io prego e offro la mia partecipazione Eucaristica a un mio caro defunto e questi è già in una condizione di beatitudine ho compiuto un gesto vuoto e privo di valore ?
...........
una preghiera NON và mai perduta.....Mai un gesto vuoto......là dove si prega per un anima che invece già gode il Paradiso in pienezza, Dio dispenserà ALTROVE la potenza della Preghiera, ecco perchè dobbiamo PREGARE SEMPRE ED INCESSANTEMENTE......L'ultima parola, non dimentichiamolo....SPETTA A DIO......... anzi una volta a Padre Pio gli venne chiesto (lui ogni Messa pregava per le anime del Purgatorio e ci teneva che i Gruppi di Preghiera dedicassero un'attenzione speciale per loro) : " Scusi, ma come fa a sapere se un'anima non ha più bisogno delle preghiere? " e lui candidamente disse: " Non sta a noi preoccuparci di questo, sarà premura dell'anima salvata intercedere presso Dio per altre anime, la Preghiera è una catena ininterrotta che mai si spreca: tu prega, e lascia che Dio faccia il suo compito di salvare!"
 
é forse Maria che "corregge"da brava mamma l'indirizzo sbagliato del nostro atto d'Amore?
...............
a questa tenera domanda rispondo con un tenero quadretto fantasioso...quanto poi lo sia fantasioso, lasciamo decidere a Dio........
Un giorno Gesù chiama a s.Pietro e lo riprende: " Ma insomma, da un pò di tempo non si vede altro che entrare facce poco raccomandabili in Paradiso, si può sapere che razza di guardiano sei? Cerca di stare più vigile mi raccomando!"  Passa altro tempo e nulla da fare, Gesù rimprovera nuovamente Pietro....alchè S.Pietro un giorno si nasconde proprio per capire come certe anime potesero entrare in Paradiso.....e vede arrivare Maria, la Madre di Gesù che da una finestrella tirava giù una corda e insieme a S.Giuseppe tiravano su le anime dal Purgatorio.....S.Pietro vuole intervenire, ma non se la sente di interrompere quel gesto misericordioso, ma corre da Gesù a dirgli l'accaduto, alchè Gesù risponde: " Ah!....Ho capito tutto, e allora non facciamo gli spioni, facciamo finta di non vedere....!"
 
e con questa rispondo anche a Yivan.......
 
Fraternamente Caterina

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 99 di 106 nella discussione 
Da: Soprannome MSNChisolm3 Inviato: 11/12/2003 14.46
Ciao a tutti.
Se riflettiamo sul "codice di santità" nel Levitico, leggiamo un imperativo categorico quale inequivocabile parola di Dio: "Siate perfetti...", perfezione, tra l'altro ribadita nel Nuovo Testamento dall'insegnamento di Gesù.
Come vedete, l'oscillazione grammaticale tra un imperativo e un congiuntivo esortativo possiede labili dogane, come dire: fate quello che potete, ma quello che potete veramente.
In quel "fare" di se stessi l'opera perfetta, si gioca buona parte della nostra esistenza cosciente, quella cioé capace di compiere un atto morale e di sopportarne le conseguenze.
Un fare che è perfetto nei santi, meno perfetto nei comuni mortali, ma non per questo con meno valore agli occhi di Dio. Un fare, dunque, che presenta alcune sbavature di venialità, di imperfezione palese, di mancata e piena realizzazione.
Ciò che non terminiamo nel tempo umano, potrà essere levigato e perfezionato in uno stato intermedio, né più vita ma nemmeno eternità piena.
Credo che Dio non si sia reso accomodante con questa chance, ma che rifletta in essa una giustizia ben più misericordiosa di una giustizia tipo Auschwitz "buoni a destra, cattivi a sinistra". Diciamo che Dio permette un centro nel quale ci si rieduca a gustarlo nella nostalgia, e a desiderarlo nel non vederlo ma sentendone le conversazioni con gli altri beati. Un po' come, quando da bambini venivamo privati del gelato per una marachella e vedevamo gli altri mangiarlo. Il desiderio rimaneva e per quel desiderio si era disposti a migliorare. Il problema di tante incomprensioni del e sul purgatorio, sta in una mentalità "giuridica" e non misericordiosa. Sapete, nella mia Università Pontificia, il professore di escatologia spesso fa cadere in questo tranello gli studenti: " Allora (questa è la domanda), ammettiamo che tu abbia ucciso una persona e poi ti sia pienamente pentito, dimmi quanto purgatorio devi scontare!"
Lo studente si aggrappa al codice penale, considera un ergastolo come pena equivalente e sussurra: "Mah, almeno un 100 anni!".
Allora il professore si incavola e dice: "NO, fino a quando sarai PURIFICATO! Continua a confondere tempo ed eternità ed io ti boccio fino alla Parusia!"
Dunque, siamo passati se ricordate, da una forma mista imperativa - congiuntivo-esortativa per approdare ad una forma verbale futura: fino a quando si SARA' purificati. E questo quando lo decide Dio. Ora, francamente, non mi preoccupo se la linea purgatoriale non venga condivisa dai fratelli evangelici o se qualche studente di teologia ragiona ancora in termini cronologico-espiativi: quello che mi preme è sottolineare l'appellativo di misericordiosa da affiancare a giustizia.
Sapete, Dio non è nuovo a queste combinazioni ontologiche e di grazia: in metafisica si insegna che in Dio essenza ed esistenza coincidono, per cui non c'è contraddizione se in Lui giustizia e misericordia viaggiano a braccetto.
Ciò non toglie nulla al Paradiso e toglie invece parecchie anime all'Inferno perché, lungo l'autostrada a tre corsie che all'inferno conduce, si può fare una bella conversione a U per riprendere in questa vita la direzione giusta verso il cielo. Sappiate, comunque, che diversi anni fà, anch'io fui bocciato a quell'esame...
Questa ultima riga del messaggio si autodistruggerà 10 secondi dopo che l'avrete letta! SHHHHHHHHHHHHH! Mi raccomando...
Chisolm

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 100 di 106 nella discussione 
Da: Soprannome MSNStefanoS79 Inviato: 11/12/2003 16.41
Senti Pergamena, so che non c'entra molto, ma sono proprio curioso:
come insegnano a fare le divisioni adesso?
 

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 101 di 106 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 11/12/2003 18.37
.....Stefano nun sfotte che qui pare semo sulla Luna.......
 
a parte gli scherzi e battute a parte.....per risolvere una divisione non fanno più.....esempio: 135:2 , il 2 nel 13 quante volte ci sta?...e via si proseguiva....macchè...il 135 ci sta nel 2??.....pare una cretinata....ma fallo con due e tre cifre e poi vedrai che casotto..ovviamente fino a quando non ci prendi la mano...e non si fanno più sul foglio MA A MENTE cioè, la prima operazione si fa a mente, poi la scrivi......c'ho messo un mese per imparare da mio figlio aaaahahahahah
La moltiplicazione non si fa più in colonna ma in riga.....con le freccette che arieggiano sui numeri........, questo fino in quarta, finalmente quest'anno gli stanno insegnando la cara vecchia colonna di una volta.....
 
Credevo fosse solo un caso nella scuola di mio figlio, ma anche a mia figlia è toccato lo stesso insegnamento.......con un altro maestro, quindi credo che trattasi del nuovo programma scolastico......poi di più nun sò........
 
Ciao Caterina
Amministra Discussione: | Riapri | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 08:07. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com