Così avvenne per me! Da anni vivevo lontana da Dio, ma sempre con migliaia di occasioni di incontrarlo e che ripetutamente evitavo, per questo nell'ultima chiamata della Grazia, mi risolvetti CONTRO DIO!
Attenta a ciò che ti dico: non furono i miei peccati a dannarmi,per me fu fatale la consapevolezza che non volli più risorgere!
Tu mi ammonivi di ascoltare le prediche, di avere pazienza, di leggere sante letture dei santi, ma ti dcevo che "non avevo tempo", mi regalasti i vangeli, e rimasero a giacere sul mobile, ora non posso che odiare tutta questa tua premura affettiva nei miei confronti. Un giorno che ti confessai che ero depressa, mi consigliasti una santa confessione e l'Eucarestia e che tutto sarebbe andato a posto, solo ora mi è obbligato dirti che sentivo che ciò che dicevi era vero, ma il mio spirito tormentatore, astuto e ingannatore, aveva giocato bene le sue carte al punto tale che non ho mai creduto all'influsso del demonio, ciò che ti ho detto dello spirito tormentatore, l'ho appreso qui ora che giaccio nei tormenti eterni! Ma ora ho attestato che egli influisce gagliardamente ingannando molte persone che si trovano nella mia condizione, ma non solo, anche verso coloro che appaiono buone e cristiane, ma che dentro hanno il germe della disobbedienza. Se ci sono pochi ossessi estarnemente, di ossessi internamente è un formicolaio di cui è piena la terra. E Satana è astuto, è ben nascoto e nasconde benissimo le anime di cui si serve per ingannare, egli predilige le anime pie e devote, inizia sempre dai cattolici che sono per lui un ostacolo insuperabile, poi attacca altri ambienti cristiani mettendo gli stessi gli uni contro gli altri, ma egli non può rapire la libera volontà a coloro che si danno al suo influsso, ma in virtù di questa diciamo -apostasia da Dio- Dio permette che il -maligno- si annidi in essi proprio per dimostrare la verità.
Ti suonerà strano, ma qui noi odiamo anche il Demonio, eppure siamo attratti da lui perchè con lui condividiamo la gioia di rovinare gli altri: lui e i suoi satelliti, gli spiriti caduti con lui al principio del tempo, essi si contano a milioni che nemmeno ne avete un'idea. Sono come sciami di moscerini, e voi non ve ne accorgete, ma non tocca a noi tormentarvi, questo compito l'hanno solo gli spiriti originali decaduti. Eppure essi stessi subiscono tormenti ogni volta che riescono a strappare un anima a Dio. Questo è il potere dell'odio!
Benchè io vacillassi sempre sulla terra, Dio mi seguiva!
All'inizio appianavo questi sentieri avvicinandomi alla Grazia, anche attraverso opere di carità che erano dettate più dalla politica comunista che adoravo, anzichè per qualche motivazione evangelica. Ma a Dio piacevo lo stesso, qualche volta mi attirava in Chiesa, avvertivo una forte nostalgia, mi piaceva fino al punto tale che ne ero commossa. Dio si servì anche della malattia di mia madre che curavo veramente amorevolmente, allora stavo bene nonostante faticassi veramente, avvertivo il piacere della croce e questo mi terrorizzava, l'orgoglio era tale da respingere ogni motivazione che mi avicinasse a Dio, eppure sentivo che Egli mi amava, sempre!
Il grano soffocava tra le spine, il mio rifiuto era palese! Un giorno ero nella cappella dell'ospedale, ad un passo dalla mia conversione, era mezzogiorno, un silenzio rendeva quel Tabernacolo Vivente il centro di tutto: PIANSI!
In mente si affollarono le mille lotte politiche, chi non fu se non il tentatore a riaffollarmi la mente che la fede cattolica è solo un "affare di sentimento" e di devozione popolare spicciolo per donnicciuole? L'orgoglio a non essere come le pie bigotte cestinò immediatamente in me quella Grazia che per pochi secondi avevo assaporato, e questa volta fu l'inizio della mia consapevole dannazione!
Ricordi quando un giorno mi rimproverasti con la carità che ora odio profondamente, che la mia genoflessione davanti al Tabernacolo non era fatta piiamente? Ti risi in faccia come sempre, ma tu con un sorriso mi spiegasti che era solo un atto di pigrizia e che vincerla sarebbe stato un esercizio per la mia anima. Odio dirti quanto in questa piccolezza tu avessi ragione. Gli uomini cercano invano di risolvere enormi problemi più grandi di loro, mentre disprezzano questi piccoli gesti che sono invece la base di una forma di riverenza e di credo che plasma l'anima, preparandola alla preghiera devota e all'incontro vero con Dio!
Tu non sospettasti nemmeno che in quel frangente io già non credevo più nella presenza reale di Gesù nel Tabernacolo!
Certo ora ci credo!
E per chi leggerà sembreranno lo stesso frottole, e di questo sono felicissima, perchè non basteranno queste righe che sono obbligata ascriverti, a convincere tante anime sulla terra di questa verità, questa è l'unica cosa che mi consola mentre ti parlo del più grande Mistero che è stato un dono enorme per l'uomo sulla terra!
Sono migliaia le persone che si sono accomodati una fede fatta su misura, il germe della disobbedienza è quello che mieta più vittime, senza l'obbedienza a chi deve conservare il patrimonio della Fede, avviene l'anarchia, migliaia sono le persone - in buona fede- e sono quelle che più di tutte seminano l'errore. In apparenza tutto va bene, tutte queste persone amano Dio e credeno nella Rivelazione, sono buone estoriormente, ma piano piano inquinano il patrimonio della Fede, lo confondono, lo mischiano con rivelazioni non volute da Dio, adorano la Bibbia, ma vivono da divorziati della Chiesa.
Una volta mi raccontasti la parabola del ricco epulone e di lazzaro, in cui il narratore che è Cristo, manda subito uno all'inferno e l'altro in paradiso, ma cosa volevi ottenere da me? Ho sempre odiato il tuo bigottismo e la tua fedeltà al patrimonio della fede, solo ora mi rendo conto che la mia era pura gelosia, e questo è motivo di tormento!
A poco a poco, arrivai a farmi un dio su misura, piuttosto dotato ed onnipotente, ma che rispondesse alle mie esigenze e che potesse confermare le mie idee. Un dio che comunque doveva essere lontano da me senza incombenze con dannazioni o giudizi di sorta, un dio che non doveva mutare le mie idee ma confermarle.
Questo dio non aveva nessun paradiso da offrirmi, e nessun inferno da propormi come scelta: io lasciavo in pace, lui doveva lasciare pace in me!
Scrivi bene queste parole che sono obbligata a dirti: < Ciò che piace si crede più volentieri, ma non sempre proviene da Dio! >
Solo una cosa avrebbe potuto salvarmi, l'incontro sulla terra con un grande dolore, tanto da comprednere di avere bisogno di Dio, ma questo non avvenne, solo ora comprendo quando mi dicevi: "Dio castiga, sulla terra, quelli che Egli ama!"
Conobbi poi colui che divenne mio marito, te lo ricordi? Eravamo del gruppo insieme, ma ci attirammo subito, perchè anche lui aveva il germe della disobbedienza, credeva a modo suo. Dovevamo andare tutti alla gita insieme, ma noi ce ne andammo per conto nostro e la prima cosa che mi chiedesti è se ero andata alla Messa, ti odiai per questo esame di coscienza! e ti risposi "Non credo proprio che al vostro Dio vengano in mente pensieri così piccoli come ti è stato insegnato da una certa gerarchia!!", ma ora sono costretta a dirti che Dio pesa e peserà invece, le cose ancor con più maggiore precisione della Gerarchia ed è molto più severo in questo, iniziando proprio dai pensieri più piccoli, mettendoti davanti la storia dei talenti!
A Natale risentii un forte richiamo, Dio tentava ancora di avvicinarmi, ma scrollai questi pensieri pensando che fosse l'aria natalizia, cominciai così ad interessarmi al cinema, alla discoteca senza più ritegno, con il mio ragazzo si andava d'accordo, eravamo fatti l'uno per l'altro, e anche quando si litigava, riuscivo sempre a riportarlo da me!
La storia del mio ragazzo, già perchè te la racconto? perchè con questo mi staccai definitivamente da Dio!
All'inizio gli resi odiosa l'altra ragazza alla quale il mio ragazzo faceva il filo, all'esterno la osannavo citandone le qualità, ma dall'interno vomitavo il mio veleno. Questi sentimenti preparano il terreno per l'inferno! Sono sentimenti diabolici e senza più l'uso della preghiera il passo è fatto!
Ero pronta a tutto per non perdere il mio ragazzo, che ritenni come una conquista dovuta.
La mia più grande apostasia fu quella di elevare una creatura a mio idolo, al punto tale da fargli terra bruciata attorno, evitando sempre di parlare di amore, ma come di possesso dovuto e restare arenati nelle soddisfazioni terrene, attraverso l'uso di un arma micidiale, il sesso! E' questo che forma l'attrattiva, il suo stimolo, ma anche il suo veleno! Arrivai a fare di questa possessione la mia "fede", da quel momento cominciai ad odiare apertamente la Chiesa, i preti che negavano il sesso prima del matrimonio, indulgenze, rosari e quanto di più altro avrebbe potuto distruggere quanto mi ero costruita: iniziai così una sfida nell'orgoglio e nella presunzione!
Tu hai cercato sempre di scusarmi, ma prendevi le difese di tali accuse che facevo, ma non capivi che non m'importava nulla, in verità cercavo solo un sostegno contro la mia coscienza, per poter giustificare in tutti i modi la mia apostasia. La mia sfida era una lotta contro Dio della quale solo ora e in questo stato ne ho appreso i particolari! Tu non comprendevi, mi ritenevi cattolica quando già non lo ero più, ma mi andava anche bene essere riconosciuta come cristiana, questo favoriva il mio mascheramento, e lo vedevo come una "contro-assicurazione" che non poteva nuocermi, in fondo non avevo apertamente odio verso la Bibbia e ti accontentavo quando mi leggevi qualche brano, le tue risposte facevano presa, ma io non dovevo darti ragione!
Una cosa è vera, fu per me un dolore quando ci separammo per il mio matrimonio! Dio nella sua bontà mi fece sottoindere che il suo sostegno per me veniva a mancare perchè ora dovevo decidere in piena libertà, tu eri stato il suo tramite ed è per questo che mi ha obbligato ora a rivelarti questi aspetti!
Pensa che per sposarmi veramente mi confessai, ma fui fiera di aver preso in giro il prete, solo ora mi accorgo di aver preso in giro solo me stessa. Ora mi sono di tormento le parole dell'apostolo quando dice che l'Eucarestia è la nostra condanna, io la presi quel giorno sempre per continuare a mascherare il mio rapporto con gli altri, sapendo di aver fatto una confessione stupida, mangiai e bevvi così la mia condanna, perchè fu l'ultima sfida che gettai contro Dio!
Eppure dopo quella Comunione il mio animo si chetò, stetti veramente bene, avvertii una strana calma nella mia coscienza come non mai, e fu questo a farmi cominciare a capire che qualcosa si era rotto definitivamente del mio rapporto con Dio, ma Lui era ancora li, pronto ad accogliermi, ed io ancora li, a rifiutare la Grazia!
Il matrimonio iniziò bene, ma entrambi non volevamo la responsabilità dei figli, veramente mio marito li voleva, ma come Eva seppe ingannare Adamo, anch'io riuscii a frastornarlo e così a farlo desistere da questo desiderio, ancora una volta avevo vinto!
Una vita nel lusso, macchine, vestiti, gite, non ci mancava nulla, fu un anno meraviglioso, di tutto appagamento, fu un anno che precedette la mia morte.
Una cosa sono obbligata a confessarti, non fui mai interiormente felice!
Quancosa mi rodeva dentro, un desiderio iniziava a nascere, che dopo la morte, il più lontano possibile nel tempo, tutto finisse, cominciavo a non poterne più!
La fede ormai era più che lontana e da lontana emanava sempre comunque la sua luce scialba, debole e incerta!
Tutto ciò che facevo ormai non mi conduceva certo a Dio, anche la scelta degli amici da frequentare venivano selezionati ed eliminati coloro che in qualche modo frequentavano la Chiesa. L'esoterismo ci affascinava, era un modo come un altro per giustificare il distaccamento dalla Chiesa, ma in fondo giustificava anche un falso credere in Dio, in fondo eravamo sempre apparentemente "buoni", non facevamo torti, pagavamo le tasse, aiutavamo anche i deboli, appoggiavamo comunque chiunque credesse in Dio. Nelle vacanze visitavamo anche Duomi e Monasteri, l'ambiente sacro che m'invadeva sapevo neutralizzarlo col criticare ogni accessorio esteriore della Chiesa; l'eterno scampanio per le sacre funzioni lo netraulizzavo accusando il frate che usava quel metodo solo per far soldi....insomma tutto veniva giustificato e così riuscii a mantenere lontana da me la Grazia, ogni volta che bussava alla mia porta!
E' con orrore, Clara, che debbo dirti che l'Inferno si può sbagliare a disegnarlo o dipingerlo, ma credimi, non si esagera mai! Un volta ti accesi il fiammifero ricordi? E per prenderti in giro ridendo mettendolo sotto il tuo naso ti dissi "è questo l'odore dell'inferno?" tu avesti un tremore, spegnesti in fretta la fiamma, avvertisti la mia apostasia perchè Dio ti aveva scelta per il tuo cuore pulito, qui la fiamma non la spegne nessuno, solo ora rammento la parabola che mi narrasti del ricco epulone e di Lazzaro, ora capivo cosa volevi dirmi, eri per me un piccolo -profeta- e avrei dovuto darti ascolto, ma ormai è troppo tardi!
Ma non sono sola a fare apostasia, sono tanti i cristiani che aumentano nella confusione di che cosa è l'inferno, negando inesorabilmente la devozione alla pietà dei defunti, ascoltami bene io ti dico: il fuoco di cui si parla nella Bibbia, non è vero che significa un tormento della coscienza. Fuoco è fuoco! E' da intendersi letteralmente ciò che ha detto Colui - Via da me, maledetti, nel fuoco eterno!- letteralmente!
L'anima infatti non brucia perchè è eterna, come eterno sarà il suo tromento, siamo legati al fuoco secondo la nostra natura e secondo le nostre facoltà, come per le anime salvate ci sarà la ripartizione dei talenti spesi e mentre i beati pensano e collaborano con Dio, noi non possiamo pensare ciò che vogliamo, nè fare ciò che vogliamo!
Il nostro maggior tormento consiste nel sapere con certezza che noi non vedremo mai Dio e siamo posti di fronte alla consapevolazzea della nostra libera scelta. Adesso noi viviamo la perdita di Dio, sulla terra la pensavamo soltanto, cammuffandola! E non tutte le anime soffrono in eguale maniera!
Dipende dalla cattiveria assunta, dalla consapevolezza maturata, dalla volontà nell'azione.
I cattolici dannati sono coloro che soffrono più di tutti gli altri dannati delle altre religioni o di atei incalliti, perchè essi ricevettero anche di più, calpestando di più la Grazia. Dio usa il metodo dei talenti: chi più seppe, soffre più duramente di coloro che conobbero meno! Chi peccò in malizia, patisce più acutamente di coloro che caddero per debolezza!
Ma anche in questo la giustizia di Dio è perfetta, nessuno soffre più di quello cha ha meritato, ma li tu non puoi comprenderlo!
Oh, se non fosse vero ciò, così che anch'io avessi un motivo d'odiare!!
Una volta mi dicesti che una santa aveva rivelato che "nessuno va all'inferno senza saperlo o volerlo", io ti risi in faccia, ma subito pensai ad un auot giustificazione "Bene, così in caso di necessità, mi dovrebbe restare abbastanza tempo per fare un dietro-front!"
Io non feci nessun dietrofront, e solo ora mi accorgo che anche in questo dialogo che mi facesti, c'era sempre una volontà di Dio per recuperarmi, e davvero Egli avrebbe accolto il mio dietrofront!
Sarai ora curiosa di capire come mai mi sono dannata, tu che continui a pregare per me, e che lo hai sempre fatto, e che giungono come frecce di tormento che tutte le preghiere della Chiesa attraverso la Messa, è un tormento per noi!
La mia morte avvenne così:
di ritorno da una gita mio marito perse il controllo della macchina "Jesus"!! mi scappò all'improvviso comprendendo il dramma, ma non fu una richiesta di aiuto, ma di abitudine. Un dolore mi compre tutta, poi perdetti i sensi fu un attimo!
La cosa strana è che prima di mettermi in macchina, complice la gita in mezzo alla natura, avevo pensato ad una cosa che mni aveva dato piacere "Tu potresti ancora andare alla Messa!", naturalmente immediato seguì il mio "no", risoluto a cancellare immediatamenti una simile debolezza e dissi prima di salire in macchina: "Basta, è ora di finirla con queste sciocchezze, me ne assumo ogni conseguenza ed ogni responsabilità!" Solo ora comprendo che fu l'ennesimo tentativo di Dio di mandarmi la Grazia e per l'ennesima volta la rifiutai, ma questa volta la volontà fu determinante, per la prima volta fui veramente convinta e risoluta in quel che pensavo e dicevo: ora volevo una chiusura totale!
Ciò che avvenne al mio corpo lo sai ed anche dei miei funerali, noi da qui vediamo in modo nebuloso ciò che accade da voi, ma è un mistero come ciò che ci tocca da vicino, noi in qualche modo lo conosciamo, io "vedo" dove tu soggiorni!
Ma anche controvoglia devo ora raccontarti la parte più importante.
Io stessa mi risvegliai improvvisamente dal buio nell'istante del mio trapasso. Mi vidi come inondata da una luce abbagliante, fu come in un teatro, vedevo il mio cadavere, e orribilmente illuminata vidi trascorrermi davanti il film della mia vita!
Come in uno specchio la mia anima si mostrò a me stessa, impotente assistevo a tutti i miei rifiuti e i miei "no" di fronte a Dio.
Allora mi sentii come un assassino al quale, durante un processo, vien portata la motivazione del giudizio. Pentirmi? MAI!!- Vergognarmi? E di che cosa?, MAI! Eppure non potevo resistere sotto lo sguardo di Dio, la compassione mi tormentava, e continuavo a rigettarLo. Pensai in un attimo "non mi resta che la fuga"! Come Caino fuggii dal cadavere di Abele, così spinsi via l'anima mia via da quella visione di onore, fu qui la mia condanna, l'invisibile Giudice disse con voce triste: "Come vuoi, via da me!"
Da allora la mia anima giace nello zolfo e vive nell'eterno tormento!
Qui termina la Lettera di Annette, e qui mi svegliai. Istintivamente, seduta sul letto rimasi a guardare il Crocefisso e mi segnai con la croce e dissi tre Ave Maria, chiedendo al Signore che razza di sogni avessi mai fatto.
Ancora tremante e sconvolta, scesi giù per le scale, mi inginocchiai nella Cappella il cuore mi batteva in gola. Una signora di Budapest li ospite e miope mi disse sorridendo dopo nel giardino: " Signorina, Gesù non vuol essere servito con il direttissimo!", ma si accorse che qualcos'altro mi aveva agitato e ancora m'agitava. Mi chetò il cuore e disse: "Nulla ti turbi", la conosce la strofa di santa Teresina?
Nulla ti turbi, nulla ti sgomenti. Tutto passa, Dio non muta. La pazienza tutto raggiunge. A chi possiede Dio non manca nulla: Dio solo basta! "
Come si è venuti in possesso di questo testo?
Fra le carte di una signorina morta giovane ospite in un convento, è stato ritrovato questo manoscritto di cui nessuno, nel convento, ne era mai stato a conoscenza. E' stato esaminato ed appurata l'autenticità dei personaggi descritti, dopo alcuni anni di approfondimenti teologici, ha ricevuto l'Imprimatur.
I fatti si sono svolti intorno alla metà degli anni '30 (1937 per la precisione) e il verdetto della Chiesa è giunto nel 1952 dal vescovo Diocesano e poi nel 1957 l'imprimatur anche di Roma.
Ognuno ne faccia una profonda meditazione personale......
Fraternamente Caterina