20/09/2018 11:01 |
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| | | OFFLINE | Post: 50.199 | Città: PINEROLO | Età: 53 | TdG | |
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Angelo Serafino53, 19/09/2018 23:38:
subito dopo le parole di Tommaso
Giovanni 20:31
...Ma questi sono stati scritti affinché crediate che Gesù è il Cristo[il Messia], il Figlio di Dio
È il riassunto finale del vangelo di Giovanni che si deve ricordare sempre quando si interpreta qualsiasi verso del vangelo specialmente nei versetti che riguardano l’identità di Gesù (la maggioranza dei versi trinitari sono presi erroneamente da questo libro) da Giovanni 1:1 a Giovanni 20:28 Giovanni è l’autore e il narratore ,NESSUNO MEGLIO DI LUI SA QUELLO CHE SCRIVE Egli si dimostra il narratore in terza persona, un narratore esterno, nascosto che non è intervenuto mai nella narrazione commentandoli ma si è limitato a presentare gli avvenimenti e non ha lasciato al lettore la libertà di valutarli perché lo fa lui nella sua conclusione.
ripetendo ben poco di ciò che era già stato scritto, Giovanni 20:31 è: 1° una linea guida 2° una prova del nove all’interpretazione.
Un concetto religioso con finalità diversa dell’autore, deve essere considerato scorretto,un alterazione, o corruzione del pensiero dell’ispirato evangelista
Quindi il lettore non può far uscire conclusioni diverse dall ‘autore e narratoreTipo, Gesù è Dio Onnipotente, lo spirito santo è Dio Onnipotente, il Padre è Dio Onnipotente,e quindi un Essere trino, roba che Giovanni non ha neppure lontanamente in mente,e che perciò l’autore e narratore non lo permette.
Quindi I testimoni di Geova sono in perfetta sintonia con l'apostolo Giovanni che "Gesù è il Cristo[il Messia], il Figlio di Dio"
Caro Serafino,
Non ho mai capito perchè ai trinitari come il Bergamini non condividono le conclusioni dell'apostolo e evangelista Giovanni: leggono piu' di quello che c'è scritto e poi accusano noi tdG...
Simon
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